Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Liberalizzazioni: la nuova RC Auto

E inoltre: contratti telefonici, pubblicità occulta, vino manipolato.

Federconsumatori

Secondo le associazioni dei consumatori, dalle liberalizzazioni varate dal governo gli italiani avranno tutto da guadagnare: da un minimo di 550 ad un massimo di 1.330 euro. Federconsumatori stima che ciascuna famiglia avrà un risparmio annuo di 1.005 euro annui: le ricariche telefoniche comporteranno un risparmio di circa 260 euro, per la benzina 210, per RC-Auto 170, per la banca 310, per il gas 55; non vengono poi calcolati i benefici da verificare nell’intero settore dei servizi commerciali (parrucchieri, giornalai, cinema, centri estetici, ecc..). Per Altroconsumo il risparmio si ferma a 520 per famiglia in un anno. Secondo il Codacons interventi più decisi nel campo dell’ortofrutta, della telefonia, della benzina e delle bollette potrebbero garantire ulteriori risparmi alle famiglie per 500 euro annui.

Ma entriamo nei dettagli cominciando col vedere cosa cambia a proposito della RC Auto.

Quali danni sono risarciti? L’indennizzo diretto si applica nel caso di scontro tra due automobili entrambe con targa italiana. E’ dunque escluso in caso di incidente fra più di due veicoli o di scontro tra un’auto e una moto. L’assicurato viene risarcito dei danni subiti dal veicolo (compresi fermo e traino) e per infortuni lievi (fino al 9% di invalidità ). Per i danni subiti dai passeggeri il risarcimento va chiesto all’assicurazione del veicolo che li trasportava.

Cosa fare in caso di incidente? Sia in caso di torto che di ragione l’incidente va innanzitutto denunciato alla propria compagnia con il modulo blu (lo stesso che si utilizzava per il cid) fornito dall’assicurazione. Il danneggiato non responsabile dovrà inoltre consegnare o inviare alla compagnia una raccomandata, un telegramma, un fax o una e-mail per la richiesta di indennizzo. L’importante è che contenga i dati degli assicurati, le targhe dei veicoli, i nomi delle compagnie, la data e la descrizione dell’incidente e, se ci sono danni fisici, le generalità del ferito e il tipo di lesioni.

Come si accelerano i risarcimenti? Le assicurazioni hanno 60 giorni di tempo ( 90 se ci sono lesioni) per inviare al danneggiato un’offerta o comunicare i motivi per i quali non intende procedere al rimborso. Il tempo si dimezza a 30 giorni se, in caso di soli danni a cose, la richiesta di risarcimento è sottoscritta da entrambi i conducenti. Se l’offerta è insoddisfacente per l’automobilista, il danneggiato può allora rivolgersi a un legale o ad una associazione dei consumatori per chiedere la conciliazione.

Quali sono i benefici del nuovo sistema? E’ prevedibile una riduzione delle liti legali (oggi gli avvocati si inseriscono quasi automaticamente nelle procedure di rimborso ) e quindi dovrebbe arrivare un calo delle tariffe. La conoscenza reciproca, sia per le compagnie che per gli automobilisti, dovrebbe permettere di contenere il fenomeno delle frodi e, allo stesso tempo, semplificare le procedure. Gli assicurati potranno inoltre rendersi più facilmente conto delle prestazioni fornite dalla propria assicurazione e cambiarla se insoddisfatti.

Contratti telefonici. E. C. di Trento ci chiede come poter aver riattivata la sua linea telefonica dopo che una nuova compagnia gli ha attivato un’utenza non richiesta.

Purtroppo sono molti i casi che ci sono stati segnalati da altri consumatori simili a quello dell’utente di Trento. Alcuni di loro attendono il ripristino della vecchia utenza dal mese di agosto! Tutto ciò deriva dal fatto che le compagnie telefoniche si trovano in una posizione dominante e arrogante nei confronti dell’utente e non liberano l’utenza richiesta neanche di fronte a lettere, raccomandate, fax ed e-mail.

Sono molte le comunicazioni che abbiamo inviato alle diverse compagnie telefoniche e continueremo a farlo, ma, a questo punto, riteniamo che ciò non basti. Per sbloccare la situazione occorrerebbe cominciare a promuovere azioni di risarcimento danni nei confronti delle compagnie telefoniche che si comportano in modo scorretto.

Assistiti dalle associazioni dei consumatori è possibile promuovere presso la sezione Conciliazione della Camera di Commercio di Trento tali procedimenti e forse, di fronte al pagamento di tanti risarcimenti, le compagnie telefoniche si sentiranno più deboli e presteranno ascolto ai reclami con maggiore immediatezza. A questo proposito vogliamo riferire un’importante vittoria giudiziaria contro la TIM riportata da un utente assistito da un’associazione.

Il Giudice di Pace di Mascalucia, con sentenza 460/06, ha condannato la TIM al risarcimento (nonché al pagamento delle spese processuali ) nei confronti di A. S. a seguito della vicenda che qui riassumiamo. Il consumatore aveva acquistato delle schede prepagate TIM da 30 euro ciascuna, utilizzandole poi per la navigazione in Internet; all’esaurirsi del credito, però, la connessione non veniva interrotta dalla TIM, che continuava a mantenere attivo il collegamento applicandovi però, senza adeguato preavviso, una tariffa assai più costosa.

Il giudice non ha ritenuto sufficiente a legittimare tale comportamento della TIM l’inserzione, tra l’altro a caratteri assai ridotti e comunque senza alcuna menzione del cambio di tariffa, fra le clausole riportate sulle schede prepagate, di quella che prevede la mancata interruzione della linea all’esaurirsi del credito.

Il giudice ha dichiarato la vessatorietà delle clausole contenute nelle condizioni generali inserite nel contratto della TIM e quindi la loro inefficacia perché lesive degli interessi dei consumatori e non immediatamente percepibili dagli stessi. Il giudice ha inoltre affermato che la TIM da tale apparente facilitazione offerta all’utente trae per sé un considerevole vantaggio che si realizza nella differenza tra il costo del prepagato ed il costo del traffico effettuato oltre la riserva. Una differenza di costo che non si capisce nemmeno ad un’attenta lettura delle condizioni generali di contratto riportate nel retro della confezione tim card della scheda prepagata maxxtim web time.

Si tratta di un’importante affermazione del principio di tutela del consumatore che deve spingere gli utenti a non sottostare alle condizioni delle grandi aziende, e la dimostrazione pratica che anche il singolo cittadino può vincere contro i colossi della telefonia mobile.

Come ti uso il dr. House. P. C.di Rovereto ci ha segnalato che nella trasmissione televisiva in onda il venerdì su Italia 1 nel telefilm riguardante il dr. House ha ravvisato un modo sottile di pubblicità ingannevole. Infatti, senza nessun segnale che indicasse la fine del telefilm, salvo una poco visibile scritta, è arrivata la pubblicità degli orologi Cronotech Prisma. Si tratta di una pubblicità che utilizza tutte le possibilità tecniche a disposizione per far credere che il telefilm stia proseguendo, così che lo spettatore resti concentrato e presti la massima attenzione allo spot: il doppiatore italiano del dr. House che, guarda caso, parla fuori campo, una sala riunioni tipo quella del telefilm, e persino la tazza rossa utilizzata dal famoso dottore compare nelle inquadrature.

L’attore Hugh Laurie (dr. House)

Il signor P. C. ha colto nel segno; e a nostro parere, complice di questa messa in scena deve ritenersi anche la rete Italia 1, che ha evidentemente accettato di mettere questa pubblicità per prima, senza un segnale che indichi una discontinuità con il telefilm (solo una poco visibile scritta bianca posta in alto sulla destra del teleschermo, ma così piccola che solo pochi possono notare la scritta “messaggio promozionale”.

Trasmetteremo comunque la segnalazione all’ Autorità delle Comunicazioni, sostenendo il carattere ingannevole della pubblicità.

Uso educativo del vino. T. F. di Calliano ci ha comunicato che nei giorni scorsi a San Benedetto del Tronto la Coldiretti giovani di Ascoli ha organizzato una interessante serata avente come tema “Vino: beviamolo saggio e possibilmente senza trucioli“. Tale appuntamento è stato voluto allo scopo di invitare i giovani ad un consumo ragionato di alcool, privilegiando i prodotti, come il vino, che sono espressione di uno stile di vita attento all’equilibrio psico-fisico, che si contrappone alla diffusione di “alcoolpops”, le bevande che contengono vodka e rum ma sono mascherate da innocui analcolici pronti da bere.

In tale convegno è stato anche lanciato un appello contro la diffusione dei cosiddetti trucioli nel vino. L’utilizzazione di questo sistema per invecchiare rossi e bianchi inganna i consumatori e danneggia i produttori che si impegnano nel mantenimento di tecniche tradizionali, quali la maturazione dei vini in botti di legno. Tanto più che il loro utilizzo sarebbe oggi vietato per le Doc e le Docg, ma consentito per tutto il resto della produzione.

Contro tale rischio è stato presentato da diverse associazioni dei consumatori ricorso al Tar a livello nazionale e auspichiamo che anche a Trento la Coldiretti, assieme alle associazioni dei consumatori, organizzi per i giovani, ma anche per educare tutti i consumatori, un simile incontro