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CasaClima e il ghiaccio bollente

Un bell’esperimento di risparmio energetico.

Un blocco di ghiaccio si scioglie su un "altare" di trucioli di corteccia e, di fianco, una grande scatola di legno che ne contiene un altro, inizialmente uguale. Intorno allo steccato si aggirano i curiosi. Il Walther, menestrello di marmo, lo sguardo rivolto a sud verso il campanile gotico del Duomo e oltre, si perde le spiegazioni e l’invito bilingue a partecipare alla "scommessa".

Bolzano, Piazza Walther: il blocco di ghiaccio e Casa Clima.

Di quanto si ridurrà in un mese il blocco di ghiaccio protetto dai materiali che lo fasciano? I curiosi, locali e turisti, scrivono su un foglietto la percentuale preferita e imbucano nelle cassette poste tutto intorno.

Non è un’installazione del Museion, alla ricerca di spazi pubblici. E’ Casa Clima. L’esperimento vuole dimostrare che l’isolamento termico degli edifici riduce di molto il consumo di energia per il riscaldamento delle case, ma inoltre è in grado di mantenere fresche le abitazioni durante l’estate.

Nei primi giorni il caldo a Bolzano è molto moderato. E’un inizio d’estate piovoso e mite. Ma il ghiaccio è esposto a tutto il sole che c’è. Dal 5 di giugno al cinque di luglio. Un mese d’estate. Il blocco nudo sta già sgocciolando.

La casetta che protegge il blocco coperto è stata realizzata come CasaClimaOro, la forma più avanzata, per materiali e tecnologia, da una ditta di Chienes. I blocchi di ghiaccio li ha fatti un’impresa di Laives.

La manifestazione fa molto clamore. Lo scopo è di far crescere le aspettative positive in materia di risparmio energetico, in un Paese, come l’Italia, che parla poco dei cambiamenti necessari nel settore energetico, e che quando non può tacere, apre la porta ai peggiori affaristi, capaci di tutto. La Germania, sempre citata e mai imitata da Prodi, parte dal risparmio possibile.

L’attuale presidente del Consiglio al risparmio energetico aveva dedicato un’intera trasmissione televisiva, durante la campagna elettorale. Per poi dimenticarsene, come di molto altro, dopo la conquista dell’alta poltrona. Oggi si preferisce riempire le colline d’Italia dei grossi impianti eolici, rovinando il paesaggio. E si perde tempo prezioso che dovrebbe essere dedicato a trovare i modi di non sprecare.

D’altronde Romano Prodi è mal consigliato, perché al governo e in parlamento siedono ben strani ambientalisti. Come l’ex presidente di Legambiente, oggi presidente "onorario" (ma l’onore non c’entra, al massimo l’onorevole che, si sa, di onorato ha ben poco). E’ venuto a Bolzano a fare propaganda per il nuovo partito cosiddetto democratico, e non ha saputo fare di meglio che sostenere la realizzazione del tunnel del Brennero e del nuovo megainceneritore. Davvero una triste sorpresa quando centinaia di associazioni che in tutto il mondo raccolgono il sapere e lottano contro l’incenerimento dei rifiuti, come uno spreco di risorse e un impatto insostenibile per l’atmosfera. Come sperare che in questa compagnia il governo, composto di partiti piuttosto ignoranti in materia, sappia adeguarsi ai paesi progrediti?

Dunque, la Provincia di Bolzano, che pure ha sul suo territorio un notevole numero di centrali idroelettriche, costituisce un’avanguardia nel settore del risparmio energetico. Con qualche contraddizione: mentre cresce il numero delle diverse forme di case monofamiliari che adottano le tecnologie di Casaclima, nel grandissimo intervento pubblico che nel corso degli ultimi vent’anni ha ricostruito l’ex quartiere delle semirurali, pochissimi sono stati gli interventi di risparmio energetico. Famose sono le cosiddette case "degli inglesi", in cui le spese condominiali sono elevatissime per la dispersione energetica, tanto da avere provocato diverse proteste da parte di famiglie che pagano pochissimo di canone di locazione, ma moltissimo per il riscaldamento. Oppure le case teleriscaldate, in cui la temperatura dell’acqua è tiepida, ma i conti salati.

Dalla costruzione di ville e villette, si deve anche fare ricerca di materiali e tecnologie per la ristrutturazione delle case esistenti, e soprattutto dei palazzi condominiali. Ma si devono anche e soprattutto modificare le normative di legge, altrimenti diventa quasi impossibile perfino sostituire i pannelli solari diventati vecchi, nonostante gli incentivi economici, per l’opposizione di qualche condomino, come ho sentito di recente da conoscenti di Laives.

Ecco, quando il ghiaccio dimostrerà di non sciogliersi, bisognerebbe obbligare tutti i condomini ad adeguarsi a standard superiori di isolamento termico. Ci sono gli incentivi, il peso economico per gli interessati è piccolo e con il tempo inesistente, ma quello generale enorme.