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QT n. 11, 31 maggio 2008 Servizi

Mutui casa, l’accordo truffa

La rinegoziazione dei mutui per la casa supportata da Tremonti: un beneficio solo apparente.

Il repentino aumento dei tassi di interesse, che nel giro di pochi anni sono passati dal 2 al 4 per cento, ha provocato un sensibile aumento delle rate dei mutui a tasso variabile, tale da mettere in difficoltà almeno 530.000 famiglie italiane. Nel tentativo di fare un po’ di chiarezza su una materia tanto importante quanto intricata, abbiamo rivolto alcune domande a Pasquale De Matthaeis, rappresentante di Federconsumatori, che da anni segue queste vicende.

La portabilità impone dei vincoli sul mutuo?

"Se non si vogliono perdere i benefici fiscali l’importo richiesto non deve essere superiore al debito residuo del mutuo da sostituire. I richiedenti devono poi essere gli stessi del mutuo ipotecario originale, ma possono essere comunque variati alcuni elementi, quali lo spread, il tipo di tasso, la durata e periodicità delle rate".

Il debitore deve stipulare una nuova polizza incendio e scoppio?

"Non è assolutamente obbligatorio. Nel caso in cui il debitore abbia pagato anticipatamente la polizza per tutta la durata del mutuo non risulta possibile chiederne il rimborso parziale".

Può essere motivo di ostacolo la avvenuta cartolarizzazione del mutuo ipotecario?

"La cartolarizzazione dei mutui, una pratica sempre più utilizzata dalle banche per rifornirsi di nuova liquidità, è un atto unilaterale a scelta del creditore. Questa operazione non rappresenta comunque un ostacolo alla portabilità del mutuo attraverso l’istituto della surroga".

Può darci qualche cifra riguardante le condizioni offerte da alcune banche?

"Esaminando un mutuo attualmente in essere concerte caratteristiche (Data di stipula: 15/05/2003. Capitale mutuato 150.000 euro; Tipologia di mutuo: tasso variabile; durata 25 anni; reddito mensile complessivo dei richiedenti (2) 2.000 euro; tasso applicato: Euribor 3 mesi + 1,20% di spread pari al 3,62%; ISC 3,68%; periodicità della rata: mensile; rata al 15/05/2003: 760,62 euro; capitale residuo da rimborsare 130.000 euro; rata attuale (15/05/2008) 971,96 euro), e la sua sostituzione attraverso la stipula di un mutuo a tasso fisso con rata mensile, capitale residuo pari a 130.000 euro e durata di 20 anni, utilizzo della polizza incendio e scoppio sottoscritta col mutuo precedente, è risultato quanto segue, paragonando grandi banche (Unicredit Banca e Monte dei Paschi); banche locali (Cassa Rurale di Trento e Banca di Trento e Bolzano); banche on line (Ing Direct):

E per quanto riguarda altri particolari nei rapporti con queste stesse banche?

"La Banca Ing Direct rimborsa totalmente le spese e gli oneri notarili, tramite uno sconto sulle prime rate del mutuo. Mutuo Arancio finanzia fino all’80% del valore dell’immobile a partire da 80.000 euro. La perizia, l’istruttoria, l’assicurazione, l’incasso della rata e la gestione sono gratuiti. Non è necessario aprire un nuovo conto corrente.

Presso il Monte dei Paschi la somma concessa a mutuo dovrà essere garantita da un’ipoteca di 1° grado non preceduta da iscrizioni o trascrizioni pregiudizievoli o privilegi (anche fiscali) e non potrà eccedere l’80% del valore dell’immobile cauzionale. E’ necessario aprire un conto corrente presso la banca se non già in possesso per l’addebito automatico delle rate. E’ necessario la sottoscrizione una polizza assicurativa a copertura dei rischi di scoppio e incendio dell’immobile.

La Cassa Rurale di Trento consente la surroga esclusivamente attraverso la stipula di un mutuo ipotecario a tasso variabile indicizzato all’Euribor 3 mesi. L’importo limite finanziabile è pari a 300.000 euro, mentre la durata massima è pari a 30 anni e viene fissato un tasso a minimo a carico del mutuatario pari al 3,75%. Si tratta di una clausola penalizzante, in quanto, a fronte di una discesa dei tassi sotto questa soglia, il cliente pagherà comunque sempre il 3,75%.

Le condizioni sopra riportate riguardano un cliente socio della Cassa Rurale. Attraverso il pagamento della quota associativa si risparmiano i costi di istruttoria, e lo spread applicato per i mutui fra i 15 ed i 20 anni è pari allo 0,80% contro l’1,10% di un cliente tradizionale. E’ obbligatorio stipulare il conto corrente presso l’Istituto erogante.

Il servizio di surroga offerto dalla Banca di Trento e Bolzano non prevede nessun costo per l’istruttoria, per la perizia, per le spese notarili e le spese di incasso rata. E’ possibile optare per il tasso fisso o il tasso variabile. E’ obbligatorio stipulare un contratto di conto presso l’Istituto.

Infine, l’offerta di Unicredit Banca prevede la possibilità di surrogare il mutuo esistente attraverso la scelta di un mutuo a tasso fisso o a tasso variabile.

E’ obbligatorio stipulare un contratto di conto corrente ed è stato fissato un tetto massimo per il rimborso delle spese notarili pari a 750 euro".

Come giudicate la situazione?

"Alla luce delle ultime trovate del ministro Tremonti, come Federconsumatori ci sentiamo in dovere di dire che l’accordo fra l’Abi e il Governo è una sanatoria mascherata del decreto Bersani, decreto che le banche hanno ripetutamente violato e che l’attuale Governo dovrebbe far rispettare.

Assieme all’ Adusbef siamo disposti a promuovere un’eventuale Class Action contro le banche e l’Abi per quanto riguarda surroga, portabilità e simmetria dei tassi.

In definitiva, non esiste alcuna convenienza, per i 3,2 milioni di cittadini indebitati a tasso variabile per precise responsabilità delle banche, ad aderire all’accordo truffa Governo-Abi, anche se costoro hanno decantato risparmi di 850 euro l’anno a famiglia; queste stime sono del tutto ingannevoli e destituite di ogni fondamento matematico.

Alla luce dei calcoli effettuati possiamo solo dire che al danno si aggiunge la beffa.

L’accordo si limita ad offrire al popolo dei mutuatari a tasso variabile una soluzione che alcune banche già offrivano da quando i tassi hanno cominciato ad impennarsi e che ricalca in pieno un mutuo di una importante banca, denominato "Sonni tranquilli" e che è invece diventato un vero incubo per i malcapitati sottoscrittori: se non è più sopportabile la rata lievitata a causa dell’aumento dei tassi, si allungano i tempi di restituzione, facendo passare un mutuo trentennale, a 35-40 anni e più con interessi da pagare alla fine, e chi ci guadagna non è il consumatore ma solo ed esclusivamente la banca.

L’accordo è un bel colpo sul fronte della concorrenza, spiazzando la portabilità gratuita sulla quale aveva fortemente lavorato il ministro Bersani".

La Federconsumatori continua a raccogliere le segnalazioni (da inviare anche all’Autorità di Garanzia) da parte degli utenti che abbiano subito vessazioni da parte delle banche e anche delle finanziarie. Lo sportello per informazioni e raccolta delle segnalazioni è aperto il lunedì dalle ore 17.30 alle 18.30 presso la sede in Trento via Roma 35. Per informazioni si può contattare il numero 347-8405352.

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