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Quando sarò sindaco

Andrea Castelli

Ho deciso. Quando sarò Sindaco vieterò l’uso delle piazze storico-artistiche e delle strade della mia città per installazioni di baracche, baite, gazebo, tende, lavatrici, abituri, tendoni, container (e non si mette la “esse” perché il plurale delle parole straniere in contesto italiano è un errore di grammatica), chioschi, catapecchie, casotti, tubi dalmine, tralicci, travi, portali finti, cascami, furgoni, rottami e baracchini.

Quando sarò Sindaco, un Pretore all’estetica da me stesso nominato, pluridecorato in buongusto, stile e raffinatezza, vigilerà, affinché il decoro la faccia da padrone in una città che continua a definirsi ostinatamente turistica e quello che fa per diventarlo mostra che non sa cosa significhi.

Quando sarò Sindaco impedirò con decreto intransitorio, inconfutabile ed inoppugnabile che i camion delle immondizie entrino sferragliando e male odorando nel centro storico in numero di due per volta alle 11 di mattina, bloccando le principali vie, sabato compreso, per ritirare cartoni, scatoloni, e imballaggi dei negozi. Lo facciano dopo le 19 come nelle altre città si fa da un bel pezzo, anche quelle che non si definiscono turistiche, ma hanno più gusto.

Quando sarò Sindaco emetterò una grida affinché i vigili urbani non chiudano un occhio sui rally di furgoni nel centro storico dopo le dieci di mattina. È vero che siamo ostaggi delle categorie mercantili, ma che si rispettino le regole della civile convivenza o dobbiamo calare le braghe proprio su tutto? Che si organizzino meglio, come da anni si fa in tante altre città.

Quando sarò Sindaco i furgoni sorpresi nel centro storico dopo le 10 di mattina saranno demoliti, da ditta autorizzata e con cerimonia pubblica, in località decentrata. Gadget e palloncini per i bambini.

Quando sarò Sindaco chi sbaglierà ancora le misure delle rotonde, impedendo all’autobus di svoltare senza otto manovre, pagherà di tasca sua il rifacimento. Fiori compresi.

E quando sarò Sindaco la smetterò di parlare di “rilancio del Bondone”: prima farò abbattere d’ufficio tutti i relitti d’albergo chiusi e poi andrò su a godermelo.

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Ciao cara...
Andrea Castelli

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