Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Odissea Telecom

Centro Tutela Consumatori Utenti

Nel corso degli ultimi mesi ai nostri uffici di Bolzano e di Trento sono giunte diverse segnalazioni da parte di persone sulla cui proprietà sono situati cavi o impianti della Telecom e che ora hanno l’esigenza di eseguire dei lavori di ristrutturazione o manutenzione.

La storia è sempre la stessa: all’epoca in cui i cavi erano stati posti, Telecom (o la ex SIP) garantiva che per qualsiasi esigenza sarebbe bastata una telefonata per ottenerne gratuitamente lo spostamento, anche in considerazione del fatto che per anni (e qualche volta decenni) di occupazione il proprietario non ha diritto ad alcun corrispettivo. Al momento del bisogno, quindi, il proprietario del terreno si rivolge fiducioso alla Telecom nell’unico modo ormai possibile (vista l’assenza di sportelli od uffici per il pubblico) e cioè chiamando il 187. Ed a questo punto, quella che dovrebbe essere un’incombenza di poco conto si trasforma in un vero e proprio incubo. Il servizio clienti 187 comunica infatti di non essere competente e si limita a fornire l’indicazione di un altro ufficio, e precisamente il Focal Point di Trieste.

Chi volesse contattare questo Focal Point telefonicamente per avere informazioni sulle modalità di presentazione della domanda, sui documenti necessari ecc. resterà presto deluso: riuscire a prendere la linea è letteralmente impossibile. Non resta che scrivere per posta o per fax ed attendere una risposta, che di regola si fa aspettare per mesi.

Ma non finisce qui!

Quando (e soprattutto se) il Focal Point risponde lo fa invariabilmente con una comunicazione in cui in base all’assunto che “le vigenti norme di legge di cui agli artt. 91 e 92 del D.Lgs. 259/2003 regolano i criteri di addebito, da parte della Scrivente ed a Suo carico delle spese di intervento che si renderanno necessarie”, lo si invita ad esprimere un’accettazione di massima delle spese necessarie all’intervento. Spese che poi in un secondo momento si rivelano essere spesso di svariate migliaia di euro. Peccato che, negli articoli di legge da Telecom con tanta sicumera citati, sia facile verificare come di questi supposti “criteri di addebito” non vi sia nemmeno l’ombra.

Di fatto al consumatore viene in questo modo scippato un consenso sulla base di informazioni distorte. Ritenendo un tale comportamento fuorviante, ingannevole e poco corretto, abbiamo ora presentato una denuncia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.