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Cogo contro QT/2 Offeso come lettore

Francesco Del Dot

Sono ormai da diversi anni (quasi venti) un attento lettore nonché un abbonato di Questotrentino, un giornale che grazie all’impegno e alla volontà di fare vero giornalismo libero e indipendente riesce, pur con risorse assai modeste e consistenti per lo più nelle sole entrate derivanti dalle copie vendute, dagli abbonamenti e da un minimo di pubblicità, a dare comunque molto ai suoi lettori.

 Sono amico anche personale di Ettore Paris e ne apprezzo l’intelligenza, la preparazione culturale e soprattutto l’assoluta correttezza e onestà professionale: non ne condivido le idee politiche e penso anch’io, così come altre persone che conosco, che nelle sue prese di posizione nei confronti di talune personalità in particolare della politica egli sia talora eccessivamente duro e tranchant (almeno secondo il mio modo di vedere), però nello stesso tempo non si può negare che, per quanto riguarda le inchieste che costituiscono di fatto la sostanza dei suoi articoli ed i problemi di volta in volta sollevati, approfonditi e posti all’attenzione dei lettori, ciò sia sempre fatto in modo assai professionale e documentato, con assoluta serietà e ammirevole impegno.

 Del resto, la finalità di Questotrentino è di essere soprattutto un giornale di inchiesta: così credo esso piace ai suoi lettori, libero - se ritiene giusto denunciare una cosa o sollevare un problema - di farlo verso tutti, a 360 gradi, senza distinguere tra amici o nemici o tra appartenenti ad una parte politica piuttosto che ad un’altra.

 Per quanto sopra, trovo sinceramente inaccettabile l’attacco brutale e violento (vedi La Margherita furiosa e Interviene l’avvocato) portato nei giorni scorsi a Questotrentino, ma soprattutto personalmente al suo direttore, dalla Vicepresidente della Provincia prof.ssa Margherita Cogo e trovo che tale attacco offenda, oltre al giornale, anche tutti i suoi lettori.

 Nessuno vietava alla prof.ssa Cogo, se lo voleva, la facoltà di ribattere (ci mancherebbe altro!), ma allora lo avrebbe dovuto fare ponendosi correttamente sullo stesso piano di Paris (ossia sul piano politico), controdeducendo ed eventualmente contestando nel merito (cosa che invece si è ben guardata dal fare) le osservazioni critiche espresse da Questotrentino sul suo modo di gestire la politica culturale della Provincia.

 Per quanto sopra, ritengo sia giusto, a tutela dell’immagine del giornale e soprattutto del suo direttore così pesantemente e a mio giudizio ingiustamente attaccata, che il consigliere Catalano ripresenti la sua interrogazione al Consiglio provinciale per avere questa volta elementi di risposta non vaghi e generici, bensì concreti, dettagliati ed esaurienti, come credo peraltro sia suo sacrosanto diritto avere e pretendere.