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Tribunale del malato e istituzioni locali

dott. Antonio Pedrotti

Leggo del dossier polemico, riportato dai media, del Tribunale del malato sui letti nei corridoi dell’ospedale, con foto del segretario provinciale Fabbri. A suo tempo, dopo aver denunciato gravi disfunzioni nel centro di Villa Igea al sig. Fabbri, convocato nel Servizio dì Fisioterapiaa, ho constatato che quanto da me esposto gli era entrato da un orecchio ed uscito dall’altro. Non era cosa di poco conto, riguardando l’assistenza riabilitativa agli stessi degenti del Centro, ed ancor più, del S.Chiara. Fui anche sentito, con ugual risultato, dall’ avv. Piacente, nella sede del Tribunale appena istituito. Forse non era il momento adatto; comunque è stata una buona occasione per tastare il polso. L’istituzione era patrocinata dall’allora assessore Lorenzini, e nella mia denuncia apparivano, oltre a lui, personaggi della nomenklatura DC altrettanto scomodi da prendere di petto, quali il direttore Belli ed il presidente dell’ospedale Cioffi.

Date le mie varie azioni legali a partire dal ‘90, ed interrogazioni ad assessori alla sanità invano promosse, il sig. Fabbri ed il suo Tribunale sono in buona compagnia. A cominciare dalla Procura, Pretura del Lavoro, Assessorato alla Sanità, Corte dei Conti e Guardia di Finanza: tutti sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda. Né mi viene a tutt’oggi in mente a quale altro tribunale avrei potuto appellarmi. Non mi azzardo a dire, come Andreotti, a quello divino, non essendo fortunato, come qualche noto esponente DC locale, d’avere Gesù da un lato e Maria dall’ altro. Prendo atto che nel processo in corso è emerso qualcosa che esula dalla fatalità e dai meandri dell’insondabile; non ultima, l’alterazione dei registri operatori. A parte laboriose indagini sull’esposizione a raggi X e gas tossici, siamo ancor lontani da un quadro esauriente dell’attività del Centro, delle responsabilità dell’ex Amministrazione e delle istituzioni che le han fatto quadrato intorno.

Ribadisco l’obbligo morale di risarcire tutto il personale, anche di Fisioterapia, esposto indebitamente a radiazioni ed agenti tossici, non solo e non sempre per effettive necessità dell’utenza. Con conseguente particolare riguardo, finora assente, al personale paramedico. Non a caso i posti-letto al CTO sono stati ridotti del 75%, l’organico ortopedico di oltre un terzo e le 2 divisioni unificate. Ancor più considerando che la ricca Provincia ha rimborsato le spese legali, per centinaia di milioni, a qualche politico corrotto. Per finire: se il Tribunale del malato interviene solo in determinate occasioni, è meglio che non alzi troppo la voce.

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