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Ricordo di Elisabetta Vindimian

Le democratiche di sinistra

Elisabetta c’era sempre. C’era nelle grandi manifestazioni nazionali, nelle assemblee pubbliche della nostra provincia, nelle piccole riunioni politiche del suo comune o delle tante associazioni nelle quali era impegnata. Su di lei abbiamo sempre potuto contare, è stata per noi e per molti altri un punto di riferimento sicuro, ogni qualvolta si è trattato di organizzare una battaglia di civiltà: per i più deboli, per l’ambiente, per le donne, per la difesa della democrazia nel nostro Paese.

Partecipava e offriva sempre il suo contributo, il suo punto di vista, in maniera pacata, senza odi o rancori, con totale disinteresse, senza ambizione alcuna se non quella di rendere questo mondo più giusto e più vivibile per noi tutti.

Elisabetta sapeva conciliare il suo grande impegno politico e civile con la sua gravosa professione e col faticoso ruolo di moglie e madre di due figli. Era, dunque, una persona ricca di straordinarie energie, come solo le donne riescono talvolta ad essere.

Il destino ce l’ha portata via in questa maniera cattiva e ingiusta, lontano dalla sua casa e dai suoi figli, mentre portava aiuto e solidarietà ai più poveri fra i poveri. Ma ci ha lasciato un esempio importante di come le donne sappiano spendersi con competenza nell’attività pubblica e noi non intendiamo tradirlo questo esempio, ma impegnarci nel suo ricordo.

Ai suoi figli, Silvia e Pietro, va il nostro primo pensiero: portino sempre con loro l’orgoglio per questa mamma eccezionale.

Ci stringiamo attorno al loro dolore e a quello del marito Flavio, in questo momento così triste per tutta la nostra comunità.

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