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Lettera aperta al Ministro Lunardi

Sepp Kusstatscher

Oggi, 21 febbraio, ho avuto una sgradita sorpresa già di prima mattina e di questo vorrei informare il ministro italiano dei Trasporti. Senza preavviso alcuno, negli ultimi giorni, è stato cancellato dalla programmazione un treno internazionale e sostituito con un altro assegnato alla stessa tratta. In buona sostanza, il treno è lo stesso, ora sono cambiati il numero e l’orario di partenza, cioè 68 minuti più tardi rispetto al precedente. Al momento dell’acquisto del biglietto e della prenotazione obbligatoria del posto presso lo sportello della stazione di Bressanone la settimana scorsa, nessuno sapeva ancora nulla dei cambiamenti sopra descritti. Ancora oggi, consultando il sito Internet, compare il vecchio orario.

Fino a metà dicembre scorso esisteva un treno notturno con partenza da Napoli per Monaco che fermava a Bressanone alle 4.58 di mattina (secondo l’orario) ed arrivava a destinazione alle ore 8.30. Si trattava per l’appunto di un treno notturno internazionale in transito sempre alla stessa ora.

Con la metà di dicembre si sono verificate diverse novità: parlo dei rincari dovuti all’introduzione dei "prezzi di mercato" anche per il transito lungo il Brennero, anziché stabilire i prezzi - come altrove di consuetudine - in base al chilometraggio.

Parlo anche di quella novità discutibile ed incomprensibile dell’obbligo di prenotazione dei posti a sedere per coloro che devono oltrepassare il confine. E’ incomprensibile, poiché per tratte in Italia o anche in Austria e Germania quest’obbligo non è previsto.

Il treno in questione ha già registrato più volte notevoli ritardi e, dal giorno del tragico incidente accaduto a Crevalcore, le cose sono peggiorate ulteriormente. Si suppone che il motivo, sia dovuto al fatto che il tratto di percorrenza Bologna-Verona provvisto ancora di un solo binario, sia destinato di preferenza al traffico dei treni merci.

Il treno notturno in oggetto, da metà dicembre, doveva partire, secondo l’orario, un po’ prima. A quanto pare, il tanto elogiato mito della velocità (argomento principe di tutti i mega progetti ferroviari, ad esempio i treni ad alta velocità), cade qui nel vuoto. Che la velocità di viaggio non sia un fattore tenuto in considerazione, inoltre, lo dimostra bene anche il fatto che il tempo di attesa per il cambio al Brennero va dai 12 fino ai 30 minuti! Solo un paio di settimane addietro è capitato che noi passeggeri attendessimo nel cuore della notte e senza riscaldamento un tempo di circa due ore. Motivo: il responsabile di Verona, incaricato di attivare un Cargo-Lok, non era reperibile, o meglio, non aveva reagito alla richiesta dell’impiegato ferroviario del Brennero.

Al di là del fatto che oggi mi sono alzato invano un’ora prima del necessario per mancanza di informazioni, e che poi sono arrivato a destinazione a Strasburgo due ore più tardi del previsto, vorrei prendere spunto da questo esempio per rivolgere ufficialmente alcune domande al ministro dei Trasporti:

- La qualità delle ferrovie italiane è consapevolmente trascurata, si intenda ad esempio la puntualità, la pulizia, la diffusione delle informazioni e la sicurezza? Ha forse il ministro poca considerazione dei passeggeri?

- Il ministro dei Trasporti è a conoscenza del fatto che molti, troppi treni sono in condizioni scadenti e quanto poco attrattive sono le stazioni? E’ informato del fatto che molti ferrovieri responsabili della direzione, citano come prima scusante la mancanza di denaro?

- Il ministro ha avuto modo di consultare il piano delle Ferrovie di stato svizzere, o ha incaricato un dirigente di studiare da vicino il sistema ferroviario svizzero che riscuote tanto successo?

Chi scrive queste righe è un viaggiatore che ricorre spesso e volentieri al treno per muoversi in Europa e non capisce per quale motivo i responsabili della politica dei trasporti italiana non sappiano fare altro che parlare di grandi progetti (difficilmente finanziabili, però), e non si preoccupino invece di migliorare lo stato delle ferrovie esistenti. Al contrario! Come viaggiatore di lunga data devo purtroppo riscontrare – nel corso degli anni – molti peggioramenti e davvero pochi miglioramenti.

Profondamente rammaricato da tutto ciò, devo concludere che il ministro italiano dei Trasporti ed il suo segretario di stato non si preoccupano dei passeggeri, e che pensano invece solo ed esclusivamente agli affari legati ai grandi progetti.

Sepp Kusstatscher
parlamentare europeo