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QT n. 16, 29 settembre 2001 Scheda

Le proposte didattiche

1. Per le scuole superiori :

a) Il duce formato cartolina. L’immagine di Mussolini nella propaganda

L’itinerario, che viene svolto in aula didattica, propone un viaggio intorno all’immagine di Mussolini durante gli anni del fascismo, considerandola come veicolo di consenso nella costruzione di una società di massa. Molti materiali (cartoline, oggetti, libri, quotidiani, periodici e filmati) a soggetto mussoliniano sono offerti alla osservazione e interpretazione di temi, tecniche e funzioni della comunicazione. L’obiettivo è quello di favorire la comprensione dei meccanismi della propaganda in un regime autoritario.

b) 1918. Il fronte del consenso. La propaganda nella Grande Guerra

Gli avvenimenti presi in considerazione sono quelli dell’ultimo anno di guerra e le condizioni di vita del soldato al fronte e in prigionia. Sul piano analitico i materiali a disposizione permettono una riflessione sulla guerra di massa, sull’esperienza della brutalità e della regressione nella vita del soldato, sulle tecniche per la costruzione del consenso. Quest’ultimo aspetto in particolare viene affidato, in aula didattica, all’esame di alcuni materiali di propaganda italiana e austroungarica nei quali individuare argomenti utilizzati, strumenti retorici e finalità.

c) La fotografia nella prima guerra mondiale

Questa proposta si concentra sull’importanza e sull’uso della fotografia durante la prima guerra mondiale e sull’uso delle immagini come fonti documentarie. Attraverso l’analisi di tipologie diverse di fotografie si riflette sulla diffusione e sulla valorizzazione della fotografia, sul ruolo dell’immagine nella nuova società di massa e sulla sua influenza nella costruzione dell’immaginario collettivo. L’analisi di fotografie prodotte dai reparti militari, e più in generale al fronte, permette di ragionare sull’utilizzo della fotografia militare, sia per fini tattici e strategici, sia come fondamentale veicolo propagandistico per la costruzione del consenso.

d) La memoria della guerra e il mito dei caduti

Questo percorso di studio, che, insieme al precedente sulla fotografia, viene avviato per la prima volta quest’anno, intende affrontare il problema della memoria pubblica della Grande Guerra in Italia negli anni 1920-’30. I simboli attorno ai quali si costruì la memoria collettiva della guerra, la costruzione conflittuale di questa memoria in cui si contrapposero nazionalismo e internazionalismo, pacifismo e militarismo vengono attraversati analiticamente attraverso filmati, fotografie, oggetti e forme della memoria pubblica (monumenti, lapidi, cerimonie celebrative e musei).

e) Addio, mia bella, addio… Esperienze di guerra nel Risorgimento italiano

L’attività si svolge nell’aula didattica dove attraverso la selezione di documenti materiali (armi, uniformi, oggetti della dotazione individuale) e iconografici si ricostruisce l’organizzazione e l’armamento degli eserciti. Accanto a ciò, la lettura di documenti scritti (diari e memorie) permette l’individuazione del punto di vista dei soldati e dei civili su due episodi : le battaglie di Solferino e di San Martino.

f) L’Arme de Cavalieri e Fanti. Dalle Compagnie di ventura agli eserciti nazionali

Questo percorso illustra l’evoluzione delle armi bianche e da fuoco in uso in Europa tra il 1500 ed il 1800. L’itinerario vuole sviluppare la capacità di riconoscere le diverse tipologie dell’armamento e favorire la comprensione di un’epoca importante e complessa nella storia italiana ed europea anche attraverso l’esame di alcune vicende militari. L’attività si svolge nell’aula didattica dove gli studenti esaminano un’ampia selezione di armi (spade, alabarde, armi da fuoco ad avancarica ) e di documenti iconografici.

g) Di castello in castello… Strutture difensive e tipologie castellane tra Medioevo e Rinascimento

Il percorso offre spunti di riflessione sulla tipologia dei grandi forti dell’’800 e degli inizi del ‘900. Durante l’incontro si analizzano soprattutto gli aspetti tecnici delle fortificazioni in rapporto alle armi e all’attività militare del tempo.

h) I documenti, le fonti, la storia. Introduzione al lavoro dello storico

Qui ci si rivolge agli studenti del biennio superiore con l’obiettivo di avvicinare lo studente al lavoro dello storico passando da differenti tipologie di documenti storici (scritti, iconografici, materiali).

2. Per le medie inferiori

a) Scusi…dov’è il fronte? L’organizzazione dell’esercito italiano sul fronte della prima guerra mondiale.

Il percorso simula il viaggio di un osservatore sul fronte della prima guerra mondiale, dalle retrovie alla prima linea, fino alla “terra di nessuno” e alle linee nemiche, e considera a titolo esemplificativo un tratto del fronte trentino. L’itinerario permette di ricostruire l’organizzazione militare del territorio (comandi, osservatori, vie di comunicazione e mezzi di trasporto, ospedali, depositi, ricoveri e trincee, postazioni di artiglieria e cimiteri). Vengono proiettati filmati, esaminate carte geografiche, letti frammenti narrativi, esaminati da vicino oggetti e armi dell’epoca.

b) Tra Radetzky e Garibaldi. Armi e soldati nelle guerre del risorgimento italiano.

Il percorso considera la vita dei soldati, il loro armamento e l’organizzazione degli eserciti nelle guerre tra il 1848 e il 1866. L’attività si svolge nell’aula didattica e propone agli alunni l’esame di uniformi, armi, oggetti della dotazione individuale oltre che di documenti scritti relativi a soldati piemontesi, austriaci e garibaldini.

c) Vite di trincea. Una giornata in prima linea

Il percorso, dedicato alla Grande Guerra, vuole avvicinare i ragazzi all’esperienza della vita in trincea e descrive le condizioni di vita quotidiane del soldato in prima linea. Gli alunni possono confrontarsi, attraverso un contatto diretto, con documenti scritti e iconografici ( lettere, diari, fotografie ), la cui analisi permetterà di ricostruire le vicende umane di alcuni combattenti.

d) Credere, obbedire, combattere. La propaganda in Italia tra la prima e la seconda guerra mondiale.

In questa proposta viene analizzato il processo di costruzione della società di massa tra la prima e la seconda guerra mondiale, considerando la propaganda politica come componente essenziale in quanto veicolo di consenso. Il percorso prende avvio dall’esame dei metodi e delle tecniche propagandistiche in uso durante la Grande Guerra e ne segue l’evoluzione nel dopoguerra in rapporto allo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa. Un’attenzione particolare viene rivolta ai programmi educativi, all’organizzazione scolastica e alla costituzione di organizzazioni giovanili da parte del fascismo. Si esaminano filmati, volantini, manifesti, cartoline e quaderni di scuola prodotti in Italia tra il 1918 e il 1945.

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