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QT n. 3, 6 febbraio 1999 Scheda

Val di Sole: il collegamento Daolasa-Mastellina

La Val di Sole, il comprensorio sciistico di Folgarida-Marilleva, e il collegamento Daolasa-Val Mastellina. Il disegno evidenzia la pretestuosità delle polemiche: il Pup, per motivi ambientali e di sicurezza, prevede l’arrivo del primo tronco (tratto punteggiato) a quota 1600, da cui partirebbe il secondo (le stazioni sono indicate con il quadratino bianco) per arrivare agli altri impianti. Il progetto degli impiantisti (linea tratteggiata, stazioni con tondino bianco) prevede il cambio di impianto a quota 1400: si dice per avere la pista alta più lunga. Ma la diffeenza è minima, solo settecento metri! E’ possibile fare una guerra per 700 metri di pista? Se si osserva la cartina si scopre l’arcano: quota 1400 è servita dal vicino tornante stradale, e sarebbe ideale per un’espansione edilizia.

Collegamento Daolasa-val Mastellina: Su Daolasa si è scritto e parlato tanto, però in sintesi il Pup prevede il nuovo arroccamento (porta di accesso diretto alle piste di Folgarida-Marilleva ed al collegamento con Campiglio) a quota 1600 metri, mentre il Puc lo prevede sino a 1400 metri (700 in più di pista) e su questa contrapposizione le bocce sono ancora ferme dopo la sentenza del Tar del ’96 che sancisce l’impossibilità di derogare dal Pup.

La diatriba tra quota 1600 e 1400 proprio non si comprende: la differenza tra le due soluzioni comporta una decurtazione della nuova ed unica pista da sci prevista di circa 700 metri! Oppure si comprende (come in tanti casi analoghi) solo tenendo conto di altre motivazioni di carattere speculativo e fini a se stesse.

Da quanto si è potuto rilevare dall’esame delle relazioni accompagnatorie delle varie proposte progettuali per l’arroccamento da Daolasa, quello che impressiona è che è sempre mancato un qualche riferimento alla reale situazione del numero di posti-letto del comprensorio sciistico della val di Sole ed il suo confronto con l’effettiva disponibilità di posti-pista e posti impianti di risalita.

I progettisti ed i committenti non fanno cenno a questo particolare importante, così come non approfondiscono, come invece sarebbe necessario, la verifica costi-benefici.

Stante la grave situazione di squilibrio esistente da sempre fra il numero di posti-letto ed il numero di posti-sciatore nelle stazioni di Folgarida e Marilleva, che è la causa prima del sovraffollamento delle relative piste, sarebbe stato doveroso bloccare ogni ampliamento in ricettività in tutta l’area interessata, e cioè non solo nelle due stazioni in quota, ma anche nel fondovalle. Non si riesce a capire pertanto la logica della previsione progettuale di realizzare addirittura altre centinaia di posti-letto alberghieri alla partenza di Daolasa. E anche questo progetto viene prospettato ai valligiani quale unica e irripetibile occasione di ulteriore sviluppo del turismo invernale della valle.

Perché non viene detta la verità ai solandri?

Che un aumento di posti-letto con i nuovi alberghi di Daolasa va contro gli interessi vitali della valle? Che con l’arroccamento progettato, tanto dispendioso in miliardi quanto in ambiente montano di particolare fragilità, non si risolvono i gravissimi problemi di sovraffollamento delle piste di Folgarida e Marilleva, ma anzi si aggravano, perché la soglia di saturazione è già oltre il limite, limite che non può essere modificato con poche centinaia di metri in più di pista?