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QT n. 5, maggio 2012 Trentagiorni

La Costituzione, questa sconosciuta

Roberta Corradini

Di Costituzione, sempre meno sana e robusta, è necessario parlare. Sabato 21 aprile, a Sociologia si è svolto il convegno “La Costituzione, questa sconosciuta”, organizzato dall’Associazione “Ora Veglia” (dai nomi delle due partigiane trentine medaglie d’oro, Ancilla Marighetto e Clorinda Menguzzato).

Per una resistenza che non ha tempo, in sala erano rappresentati tutti i suoi tempi: quello passato, confermato dall’intervento dei partigiani Prua (Corrado Pontalti) e Radiosa Aurora (Mario Bernardo), quello presente, dimostrato dall’adesione di più di un centinaio di persone, quello futuro, in mano alle giovani e ai giovani che hanno partecipato al questionario e al convegno.

Rosa Russo Jervolino

Oltre ai messaggi di don Andrea Gallo, il prete “scomodo”, e del Presidente Giorgio Napolitano che si sono entrambi uniti all’iniziativa, centrale è stata la testimonianza, empatica e diretta, di Rosa Russo Jervolino - figlia di genitori che la Costituzione l’hanno redatta (Maria De Unterrichter e Angelo Raffaele Jervolino) ed ex presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera: a una platea attenta ed emozionata, Jervolino ha raccontato la nascita del momento democratico e popolare nell’immediato Dopoguerra quando, bambina, “sentiva” in famiglia con orecchie e cuore i principi costituzionali, prima ancora di comprenderli del tutto.

La parte scientifica del convegno (e del progetto, che organizzerà iniziative future coinvolgendo istituzioni, docenti, studentesse, studenti e, naturalmente, cittadinanza) è costituita da una ricerca, condotta con il Dipartimento di Ricerca sociale di Sociologia, su più di 1100 giovani, per valutarne la conoscenza e la percezione della Costituzione, i giudizi, l’interpretazione dei valori. Ne sono emersi dati non scontati: la maggioranza dei giovani riconosce il valore e l’importanza della Carta Costituzionale, evidenzia la necessità del suo insegnamento e non valuta positivamente la propria conoscenza. Una prudenza di autovalutazione poi smentita dalla dimostrazione di una buona padronanza delle norme costituzionali e di pertinenti giudizi sulla loro effettiva applicazione nel contesto storico-politico.

Comprendere la disponibilità e la maturità dimostrata dagli studenti e coinvolgere le giovani generazioni nella ri-Costituzione della democrazia è il passo giusto per riottenere un certificato di sana e robusta Costituzione.

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