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Aria sporca in Valsugana

Lorenzo Rigo, Lucia Baldi

A noi consiglieri della lista civica Aria Nuova sembrava una buona proposta quella di sostenere, presso gli organi competenti, il blocco dei mezzi pesanti che utilizzano la Valsugana solo come corridoio di attraversamento dal Veneto al Brennero e viceversa. Per questo, ancora in gennaio, abbiamo presentato una mozione in Comunità di Valle che, discussa nell’ultima assemblea del 10 maggio scorso, è stata respinta dai tre partiti di maggioranza, Pd-Patt-Upt. Addirittura il consigliere del Patt Armando Floriani ha definito la mozione “demenziale” e per questo ha preferito uscire dall’aula ed evitarne anche solo la discussione. E pensare che la proposta era stata pubblicamente lanciata dal presidente degli Artigiani trentini, Roberto De Laurentis. Questi, ricordando come in passato la Valsugana sia stata associata ad un’immagine di benessere e relax (con luoghi come Roncegno, Levico, Vetriolo), auspicava la realizzazione di un diverso modello di sviluppo per evitare di ridurre la valle ad un semplice corridoio di attraversamento.

È evidente come l’aumento del traffico sulla statale 47, con conseguente rischio anche per la sicurezza, aggravi ulteriormente la pessima qualità della nostra aria.

È proprio Borgo Valsugana a detenere in Trentino il record di peggiore qualità dell’aria nel 2011, con ben 46 sforamenti di pm10, contro il limite massimo indicato in 35. Nell’anno in corso si sono già registrati 30 sforamenti. I recenti progetti di viabilità in Veneto aggraveranno ulteriormente questa situazione facendo confluire sulla statale della Valsugana un numero impressionante di mezzi, trasformandola in un’autentica camera a gas. Proprio in considerazione del gran numero di sforamenti di polveri sottili, a tutela della salute pubblica, abbiamo presentato questa mozione. Il blocco dei mezzi pesanti di puro attraversamento avrebbe costituito anche un disincentivo alla realizzazione del tratto stradale veneto Castelfranco-Cismon e favorito lo spostamento del traffico merci su rotaia, utilizzando lo snodo di Verona, secondo i disegni dei nostri politici provinciali.

A parole, tutti nell’assemblea della Comunità di Valle si dichiarano preoccupati per il traffico ma alle dichiarazione non seguono prese di posizione concrete. A ulteriore conferma, sempre in tema di viabilità, allarmati dalla recente notizia riportata sul Corriere del Trentino, di un possibile tracciato autostradale in valle, abbiamo domandato, con atto formale alla Giunta, quali iniziative sono state prese per ribadire agli organi provinciali la contrarietà di questa Comunità al progetto. Purtroppo la risposta del presidente è stata laconica quanto deludente e ha indicato nel neo-costituito “Tavolo per la mobilità” il soggetto competente a prendere eventuali iniziative.

Siamo tornati a casa delusi e arrabbiati. Di fronte a programmi elettorali che si caratterizzano per l’abbondante uso di termini come “sviluppo sostenibile”, “green economy”, “mobilità alternativa”, ci amareggia il fatto che questa Comunità si caratterizzi invece per un dannoso immobilismo. Sarebbe davvero triste se le arterie viarie della nostra valle venissero utilizzate dagli amministratori della Comunità solo per arrivare più velocemente alle poltrone del Consiglio provinciale.

Lorenzo Rigo e Lucia Baldi
Consiglieri della Comunità Valsugana e Tesino per la Lista Civica Aria Nuova

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