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QT n. 9, settembre 2015 Trentagiorni

Fassa: vento razzista sulla valle

Le liste civiche nascondono la vera cultura di quanti si presentano a governare comuni e provincie, i quali approfittano della debolezza o delle incapacità di chi li ha preceduti offrendo allo stanco cittadino presunte maschere di cambiamento. Ma ci sono temi che mettono in chiaro il pensiero politico e sociale di alcuni personaggi: l’immigrazione è uno di questi.

La nuova amministrazione del Comun General di Fascia, sostenuta dalla lista “Associazione Fassa”, ha pensato bene di anticipare l’incontro con l’assessore provinciale Luca Zeni chiarendo pubblicamente il suo pensiero sulla ospitalità ai profughi. Il Guglielmi pensiero (Luca Guglielmi, segretario della Associazione Fassa e vicesindaco di Canazei), identico al Salvini pensiero, è chiaro.

In sintesi: “I fassani offrono alla parola accoglienza un significato profondo e storico. Nel caso dei profughi (o presunti tali) il termine è sbagliato. La misura è colma. In Fassa l’accoglienza è quella indirizzata al turista (che porta soldi, n.d.r.). I profughi porterebbero danni al turismo, quindi alla nostra popolazione”.

Va detto che la Provincia prevede di chiedere a Fassa ospitalità per 15 profughi su una popolazione residente superiore ai 10.000 abitanti e che al momento Fassa non ospita un solo immigrato-profugo.

La reazione al diktat razzista è stata immediata e forte. La UAL ha chiarito come il concetto di accoglienza non possa essere ridotto a bieche logiche commerciali, spiegando cosa significhi il termine accoglienza, la sensibilità storica presente in Fassa nel sostegno alle popolazioni bisognose, in Africa come in Nepal, attraverso sodalizi cattolici o laici. La UAL chiude il comunicato invitando Fassa ad esporsi ad una prova di civiltà e reale solidarietà. Ancora più netto l’intervento del gruppo di minoranza consigliare di Canazei che ricorda come “accoglienza” significhi mettersi in gioco, ospitare al di là del tornaconto economico, e denuncia come la Lega inneschi in valle e nel paese paura verso il diverso, il povero, trasformando questo legittimo timore in odio. Immediata la risposta del vicesindaco leghista: “Grida finalizzate al nulla, le lasciamo al vento, a quel vento che in Fassa, quest’anno, ha portato al cambiamento”.

Solo pochi giorni prima il sindaco di Canazei Silvano Parmesani e il suo vicesindaco, Luca Guglielmi, avevano ricevuto un premio per la pace da una associazione accreditata presso l’ONU, GOMPA, tramite l’ambasciatore Sandro Pulin. Motivo: “Il messaggio di fratellanza diffuso sulle montagne Patrimonio dell’Umanità attraverso la promozione del centenario della Grande Guerra”.

Evviva la coerenza, e la diffusione degli ideali di libertà!