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Porfido marcio?

Walter Ferrari

Non è una novità, per i paesi della zona del porfido, che chi osa esprimere pubblicamente le proprie critiche subisca pressioni e ricatti da parte di chi gestisce le cave ed amministra la cosa pubblica. Forse proprio questo connubio favorisce un capillare controllo sociale, utilizzando anche le reti parentali e i legami che si stabiliscono sulla base di piccoli o grandi favori. Da questo, siamo giunti oggi ai tentativi di isolare e mettere alla berlina anche chi semplicemente cerca di far rispettare i propri diritti. Il ricatto sul posto di lavoro è ovviamente una pratica costante, tanto da costringere un operaio di Albiano a rivolgersi al sottoscritto (quale portavoce del Coordinamento Lavoro Porfido) attraverso una lettera anonima nella quale denuncia tale ricatto.

Ora però possiamo constatare che pure il tessuto sociale è in fase avanzata di degrado, in quanto di fronte a chi, come Abdeslam Chahid, ha manifestato pubblicamente il proprio disagio, si reagisce dicendo che “si è sporcato”. Proprio così: “Ti sei sporcato con i giornali e quindi non troverai più lavoro” - è stato il messaggio mandatogli dopo l’articolo dell’Adige del 6 settembre, nel quale denunciava che da 5 mesi lavorava senza salario.

Quello che rende ancora più grave il fatto è che tali parole provengano da persone che non solo gestiscono attività di cava, ma hanno anche rivestito importanti cariche nelle istituzioni locali. Mi pare grave che a Fornace, così come anche nelle altre comunità della zona, si cerchi di isolare chi chiede il rispetto delle regole e della legalità e si lascino prosperare coloro che si “sporcano” davvero le mani con traffici ed affari illegali. Questo la dice lunga su quanto il marcio e il malaffare si siano propagati nei paesi della zona del porfido. Mi auguro che queste comunità trovino il coraggio di reagire indicando le “mani sporche” di coloro che hanno gestito fin qui la risorsa porfido al fine di consentire l’arricchimento di pochi, calpestando continuamente, insieme con l’articolo 41 della nostra Costituzione, anche il bene comune.

Walter Ferrari del Coordinamento Lavoro Porfido

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