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QT n. 1, gennaio 2016 Monitor: Libri

“Teresina, il segreto di una vita”

La grande Storia e le piccole storie. Fabiola Crosina. Trento, Curcu & Genovese, 2015, pp. 240, euro 15..

Una vita segnata profondamente dalla dimensione della guerra, con tutti i suoi drammi e le sue implicazioni a livello individuale e famigliare. Di questo ci parla la scrittrice trentina Fabiola Crosina in “Teresina, il segreto di una vita”.

Teresa Emma (per i suoi cari Teresina), è ormai una donna molto anziana ed è arrivato per lei il tempo dei bilanci definitivi; così, immersa in quelle montagne che ha a lungo trascurato, ripensa al suo passato e, tra fotografie e lettere ingiallite, ce lo restituisce attraverso la scrittura. Questo è il pretesto narrativo che Crosina sceglie, e questo libro è la vita di Teresa dall’inizio alla fine.

La donna vive con la sua famiglia a Tiarno, in Val di Ledro, quando l’Italia entra in guerra nel 1915. Quello sarà un anno di svolta per tutta la famiglia: il padre, mandato a combattere sul fronte russo, il paese sgomberato dai soldati austriaci, i fratelli in parte dispersi in varie zone d’Italia. È una lirica drammatica e commossa quella di Teresina, che non lascia spazio alla retorica, ma appare piuttosto ancorata alla realtà di una guerra lunga e straziante. La famiglia, divisa dal conflitto, si riunisce con la fine delle ostilità, ma la guerra ha cambiato per sempre il volto, il carattere, la personalità dei suoi componenti.

Ma questo libro non parla solo di guerra: la guerra è solo la scintilla di un’avventura che si svolge in gran parte oltreoceano. Infatti, preoccupati dai venti autoritari che soffiano in Europa, Teresina ed il compagno Giovanni s’imbarcano per il Messico in cerca di fortuna nei primi anni Venti. Con loro, un bagaglio di sogni da realizzare insieme. E il libro diventa così un racconto di emigrazione. Vediamo Teresina indossare i panni della casalinga, sforbiciare coi suoi arnesi da giardino, partecipare a feste e concedersi le prime vacanze. E la corrispondenza con la famiglia in Val di Ledro non s’interrompe mai: la sua vita diventa una sorta di filo conduttore che abbraccia le vicende di un intero nucleo famigliare sospeso tra il Trentino ed il Messico.

Libro di sicuro interesse per gli amanti della storia, ci riporta a degli avvenimenti anche tragici con una venatura di commozione senza perdere di vista la realtà, gli avvenimenti, le date.

L’autrice procede sospesa tra storia sociale e dolore privato, vicende individuali e collettive, nella fortunata ricerca di un equilibrio tra documento privato e narrazione. Un bel modo, ricco ed avvincente, di raccontarci un pezzo di storia, in cui protagonisti non sono più soltanto gli avvenimenti fatti di date, luoghi e simboli, ma soprattutto le persone, con le loro facce, le loro storie, le loro emozioni.

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