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Assicurazione meno cara, se vi fate sorvegliare

CTCU (Centro Tutela Consumatori Utenti)

In questi giorni è in discussione al Senato un disegno di legge che, se passasse, porterebbe alcune novità nel settore delle assicurazioni Rc-auto. Tra queste uno sconto obbligatorio per alcuni casi specifici.

Il disegno di legge prevede tra l’altro, anche una riduzione significativa dei premi in caso di installazione sull’auto della cosiddetta “scatola nera”. Si tratta di un dispositivo montato sul veicolo che registra il comportamento dell’assicurato durante la guida: un modo per contrastare eventuali frodi assicurative, per coadiuvare l’analisi della ricostruzione degli incidenti, e dunque dovrebbe contemporaneamente abbassare le tariffe.

Già nel 2014 avevamo svelato due problemi specifici relativi a questi dispositivi: da una parte possibili rischi per la salute e, dall’altra, l’invasione della privacy.

L’invio dei dati dalla trasmettente-radio nel dispositivo, dotato di GPS oppure propria carta SIM, oppure ancora attraverso bluetooth, creerebbe infatti, una esposizione elettromagnetica all’interno del veicolo, con possibili effetti negativi sulla salute dei passeggeri, e, allo stesso tempo potrebbe influenzare la concentrazione e la velocità di reazione del conducente del veicolo.

Inoltre, l’eventuale aumento della domanda di servizi di telefonia mobile porterebbe all’aumento delle antenne cellulari che dovrebbero essere installate.

Inoltre, una volta installata la scatola nera, si avrebbe una vera e propria spia all’interno del proprio veicolo, che raccoglie informazioni sulle modalità di guida degli assicurati inoltrandole poi alla compagnia di assicurazione o ad un soggetto terzo. L’assicurato verrebbe praticamente monitorato ogni metro, e sarebbe pure ignaro delle modalità con cui verrebbero trattati i propri dati.

La scatola nera, inoltre, rimarrebbe attiva anche a veicolo fermo, posto che necessita comunque di una un certa fonte energetica che sarebbe prelevata dalla batteria del veicolo stesso e che, a ben vedere, potrebbe portare la stessa batteria, in caso di irregolare utilizzo dell’auto, a scaricarsi, con la conseguenza che i presunti risparmi diventerebbero invece spese impreviste!

In conclusione: una riduzione dei premi era attesa da lungo tempo,tuttavia le condizioni previste dal disegno di legge ci paiono sproporzionate. Non è possibile che i consumatori debbano mettersi una “cimice” in macchina per poter beneficiare di uno sconto: il prossimo passo infatti potrebbero essere le cosiddette “tariffe telematiche”, nelle quali il premio viene calcolato in base allo stile di guida.

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