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QT n. 9, settembre 2016 Servizi

Meditate, gente, meditate

Stato di salute e prospettive dell’editoria (trentina e non solo)

Carta stampata o non carta stampata? - questo è il dilemma. Nell’epoca del digitale, la questione è seria. Faticoso e precario è l’equilibrio tra economia, evoluzione tecnologica ed esigenze dei lettori, reali o indotte che siano.

Per quanto riguarda i quotidiani, il cane si morde la coda. Difficile dire se sia venuto prima l’angosciante crollo di qualità del giornalismo o il calo delle vendite: sta di fatto che i due fenomeni si alimentano a vicenda e tutto ciò che resta infine, in un panorama desolante e privo di firme degne e stimolanti, è la tristemente famosa “colonna di destra” dei quotidiani on-line, quella che ci mostra il cagnolino vestito col tutù, uno sportivo isterico, il “figlio del figlio del figlio…” che ostenta ricchezza o qualche starlette poco vestita che si agita (a proposito del corpo delle donne…).

Indugiare nella decadenza o provare a ridare dignità al proprio lavoro? Al momento, la strada sembra ahimè segnata.

Pure i libri non se la passano bene, a dirla tutta. Errori di calcolo (quanti testi finiscono al macero ogni anno?) e autori sbagliati hanno messo in ulteriore difficoltà un ambiente già alle prese con annose questioni. La scarsa educazione alla lettura e varie distrazioni – prima fra tutte la rete – hanno fatto il resto.

Insomma, la situazione è quella che è. La domanda, a questo punto, sorge spontanea: ci meritiamo dunque la saccente e qualunquistica prosopopea di un Beppe Severgnini? Forse sì, magari no. Possiamo comunque provare a giocarci le ultime chance per dimostrare che no, meritiamo di più.

A questo proposito, dal 23 al 25 settembre Trento ospiterà “Medita”, mostra dell’editoria trentina giunta alla sua quinta edizione. Una rassegna dedicata ad editori, autori e librai che si esprimono sul territorio provinciale. Tre giorni di incontri, presentazioni e iniziative nella cornice di piazza Fiera.

L’affluenza di pubblico delle passate edizioni è stata incoraggiante. Non a caso le parole spese dal presidente dell’Associazione degli editori trentini (AET) Paolo Curcu durante l’edizione dello scorso anno dispensavano cauto ottimismo circa la ripresa – se non del numero di lettori – almeno delle vendite.

Vendite che nell’ambito della mostra vengono incentivate da sconti applicati sui testi presenti, fornendo l’occasione per un ragionamento che a partire dalla qualità dell’opera si estende inevitabilmente ai costi e ai prezzi del libro.

Con un gioco di parole, da questo punto di vista “Medita” offre una vera e propria “vetrina al tornasole” a chi lavora nel settore della carta rilegata. Certamente offre un palcoscenico all’AET, della quale peraltro fanno parte anche enti pubblici o para-pubblici, come la Fondazione Bruno Kessler (FBK press) e la Fondazione Museo Storico del Trentino.

L’intervento provinciale, del resto, non si limita a questo. Si articola anche attraverso un contributo finanziario che consente agli editori di contenere i costi di partecipazione all’iniziativa; e che si potrebbe sommare all’ulteriore sovvenzione prevista dal disegno di legge 80/2015 che verrà presto discusso in Consiglio provinciale.

Dunque la Provincia dà una mano in questo senso. Riusciranno gli editori a infondere nuova linfa al settore? Riusciranno a rilanciare l’investimento di energie e risorse in cultura e formazione? Sapranno fare la loro parte per salvare il cane e la sua coda?

E i lettori, un domani, quanti e come saranno? “Meditate, gente, meditate”, recitava lo slogan arboriano. Che oggi potrebbe diventare: “Leggete, gente, leggete”. Responsabilmente.