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Passo Rolle: le vostre imprecisioni

Carissimo direttore, letto l’articolo “Passo Rolle, un sogno svanito”, lo ritengo ben fatto, a parte qualche grossa imprecisione. La maggiore imprecisione riguarda la mia persona: capisco che essere un albergatore rappresenti una specie di nota di demerito, però una semplice lettura del mio curriculum sul sito del Comune avrebbe chiarito alcuni aspetti.

Sono stato in cda di ACSM per 15 anni, gli ultimi 6 da Presidente. Mi sono dimesso il giorno prima di consegnare la candidatura per le elezioni per il Comune. Quindi non ricopro le due cariche come scritto sull’articolo. Inoltre ho comunque una laurea in ingegneria conseguita presso il Politecnico di Milano, ho l’abilitazione alla professione di ingegnere ed è per questo che ho avuto l’opportunità di essere nel cda di ACSM.

Sulla questione di Rolle sono un attivo sostenitore del progetto Delladio. Riferisca al vostro disinformato giornalista che si documenti meglio prima di scrivere male di persone che non conosce.

La seconda imprecisione riguarda i presunti ma inesistenti finanziamenti a favore del Rolle da parte di ACSM. Esiste solo un credito svalutato al 50% di meno di 100.000 euro. Credito che comunque sarebbe stato svalutato anche a favore di Delladio.

Meglio sarebbe se gli articoli fossero firmati.

Paolo Secco

* * *

Egregio sig. Secco, comincio con il farle osservare che l’articolo è firmato, in caratteri ben evidenti, accanto al sottotitolo, nella fotografia a piena pagina.

Quanto ai 300.000 euro provenienti da ACSM, si ritrova la notizia, ben documentata, nei quotidiani provinciali, da nessuno smentita.

E veniamo alle sue qualifiche. Queste sono state ricavate da altri curriculum presenti in internet. Probabilmente le sono sfuggiti degli aggiornamenti, non è grave, le cariche lei le ha vissute, certo, con grande impegno. Comunque su questo aspetto mi scuso.

Quanto al fatto di essere albergatore - le assicuro - a mio avviso questo non rappresenta una colpa: non è un caso che molti albergatori nelle vallate turistiche siano miei amici e non è un caso che proprio io abbia invitato le associazioni albergatori del bellunese e del Trentino ad entrare nel collegio dei soci sostenitori di Dolomiti UNESCO. Da sempre infatti sono convinto che essere albergatori sia un merito. Ma anche, troppo spesso, ho trovato e ancora trovo il mondo degli albergatori pigro in presenza di innovazioni e specialmente dotato di poco coraggio nel cambiare indirizzo nel marketing turistico (eloquente, in proposito, il tema dei passi dolomitici, o quello di manifestazioni aggressive come i quad in alta quota). Ma vedo, in tante situazioni, che si stanno facendo progressi, a mio avviso comunque ancora troppo lenti. Certo, il mondo imprenditoriale del Primiero non ha svolto un grande ruolo nel promuovere il suo territorio, le sue eccellenze e specialmente nel sostenere la proposta innovativa di Delladio. Ma queste sono opinioni.

Un’ultima cosa: lei mi conosce benissimo, fin dal 1994...

Cordiali saluti.

Luigi Casanova

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