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QT n. 11, 27 maggio 2000 Servizi

“I love you”: un virus targato Microsoft

Pirateria informatica? Certo, ma anche colpa di chi mette sul mercato uno stolto programma di e-mail che assurdamente obbedisce alle istruzioni contenute nei messaggi.

La vicenda di "ILOVEYOU", il virus che si è diffuso attraverso la posta elettronica in milioni di computer di tutto il mondo, ha avuto un enorme spazio su giornali e telegiornali ed ha generato un grande numero di commenti e riflessioni sul fenomeno Internet e sulla vulnerabilità della nuova economia virtuale. Si è arrivati al punto che una squadra speciale dell’FBI si è precipitata nelle Filippine per collaborare all’arresto di un ragazzo, probabilmente per dimostrare al mondo che la situazione era comunque sotto controllo.

Ma che cos’è questo virus che ha causato danni così grandi al sistema delle comunicazioni Internet? E’ un messaggio di posta elettronica che contiene un piccolo programma che istruisce il computer a rimandare il messaggio appena arrivato a tutti gli indirizzi contenuti nella rubrica, cioè in sostanza a tutte le persone con cui il malcapitato utente ha frequenti scambi di messaggi. In questo modo si genera una specie di catena di Sant’ Antonio automatica e così ad un certo punto i server che smistano la posta vanno in tilt. In aggiunta il malefico messaggino combina alcuni pasticci sulla macchina che lo ospita per cui al danno al server di posta spesso si aggiunge la necessità di risistemare il computer che lo ha ricevuto.

Se la cosa avviene in casa, l’utente domestico si affiderà al solito amico smanettone, ma se invece avviene in una grande multinazionale lo scherzo di "ILOVEYOU" costerà migliaia di ore di lavoro di assistenza tecnica, perché migliaia saranno i computer infettati.

Si è detto degli innumerevoli articoli e delle considerazioni dotte che ne sono seguite. Pochi commentatori però hanno attirato l’attenzione dell’opinione pubblica sul punto chiave della questione.

Innanzitutto questo virus funziona unicamente su un solo programma di posta elettronica, Outlook. A detta di molti, Outlook è uno dei migliori software per la posta elettronica ed è prodotto dalla Microsoft. Outlook è ormai il più diffuso programma per la posta elettronica, perché la Microsoft lo regala assieme ad Explorer. Il nocciolo della questione è che il virus può fare quello che fa perchè Outlook ha la straordinaria caratteristica di essere programmabile.

Provate a pensarci un attimo. A chi può servire programmare un messaggio di e-mail? C’è qualche applicazione utile che ne può fare uso?

Viene da pensare che chi ha prodotto Outlook, che in teoria dovrebbe limitarsi a spedire messaggi di poche righe, sia stato vittima della sindrome del primo della classe. Così ha creato un programma di posta elettronica che obbedisce alle istruzioni contenute nei messaggi, e quindi può essere istruito a spedire nuovi messaggi all’insaputa del suo utilizzatore. Una caratteristica talmente utile che a detta di molti sin’ora ha avuto una sola applicazione pratica: i virus come Melissa e "ILOVEYOU"

Così, mentre ci si lamenta della pirateria informatica, si perde di vista il nocciolo della questione: la vera causa del problema è Outlook, un programma che ha un optional che l’utente non ha mai chiesto; anzi, nella maggior parte dei casi, l’utente non sa neppure di averla questa particolare funzionalità...

Insomma non sono i pirati ad essere malefici e geniali, sono i produttori del software che volendo strafare mettono nei guai i loro utenti.

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Commenti (1)

carlo

a proposito avete visto che hanno fatto durante il social Media Week di Milano quelli di Kaspersky?? hanno realizzato un video dove i partecipanti venivano invitati a leggere il codice del famoso virus "iloveyou" che nel maggio del 2000 infettò decine di milioni di pc.
http://www.youtube.com/watch?v=zNKIvwIc7l8
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