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Sangue e onore

Mentre la destra italiana, alleata di Bossi e amica di Haider, ricorda a Napoli nella sua assemblea nazionale il lavacro di Fiuggi (che l’avrebbe ripulita dalle vecchie scorie fasciste e rimessa nell’alveo della democrazia), esce sui giomali il memoriale di Insabato, ex militante di Terza Posizione accusato di tentata strage per aver messo la bomba a Il Manifesto il 22 dicembre scorso. Interessanti si rivelano le amicizie e le frequentazioni che vanta: non solo Rauti, ma Gasparri, Buontempo, Maceratini, Rampelli, Alemanno, Angelilli per finire con Storace e Fini.

Non voglio prendere per oro colato ciò che afferma Insabato. Dove c’è fumo c’è però anche arrosto, dice il proverbio. D’altra parte, che interesse avrebbe a mentire (falsamente chiamando in causa i camerati) quando si proclama estraneo all’attentato e rivendica il suo rifiuto della lotta armata? Lasciamo l’interrogativo in sospeso. Sta di fatto che nel suo memoriale viene elencato quasi tutto il gotha di Alleanza Nazionale. Viene il dubbio che a Fiuggi i camerati del MSI abbiano fatto solo una fugace doccia ma non il bucato purificatore, la catarsi democratica.

Ma veniamo ad altri fatti che svelano non ambigue origini e radici antiche. E’ del 24 febbraio l’incontro a Trieste fra Roberto Fiore, capo di Forza Nuova che si richiama esplicitamente al Fascismo, e Udo Voigt, segretano nazionale della NPD, il partito neonazista tedesco. Voigt ha dichiarato rivolgendosi a Fiore: " Noi dell’NPD portiamo avanti in Germania le medesime istanze che voi difendete in Italia".

E’ di questi giorni la notizia dell’arresto a Merano di 12 giovani, cittadini italiani, appartenenti al movimento neonazista "Blood and Honour" ( ‘Sangue e Onore’), nato in Inghilterra ma rapidamente ramificatosi in Europa. La Digos ha sequestrato armi, bandiere naziste, ritratti e manifesti inneggianti a Hitler, copie del Mein Kampf. Le indagini erano iniziate un anno fa, dopo una lunga serie di pestaggi culminata con l’aggressione a un marocchino ridotto in fin di vita dalla furia di un gruppo di ‘teste rasate’.

In Germania l’organizzazione "Sangue e Onore" è stata messa fuori legge. Alti ufficiali del Bundesamt (il SISDE tedesco per la difesa della Costituzione) hanno bollato con durezza i membri dell’organizzazione: "Avvelenano i cervelli e i cuori della nostra gioventù. - hanno dichiarato Sono sovversivi, nemici dichiarati della democrazia occidentale".

Anche l’NPD, che è legata a "Sangue e Onore", è sotto tiro. Vale la pena sottolineare che il Governo tedesco ne ha chiesto lo scioglimento, vedendo uniti il ministro dell’Interno, il socialdemocratico Otto Schily, e i dirigenti della CSU, cioè l’opposizione conservatrice che governa il ricco sud, il bastione cristiano- sociale di Monaco di Baviera.

Chi sono e cosa vogliono gli iscritti a "Sangue e Onore"? Lasciamo parlare uno degli arrestati di Merano, Athos De Battisti: "Siamo dei purosangue. Per noi nella vita c’è solo la supremazia della razza bianca: ordine e disciplina". Al giornalista dell’Alto Adige che gli chiedeva un parere sullo sterminio degli ebrei, ha risposto sprezzantemente: "Montature".

In sostanza sono razzisti, non diversi in questo da Bossi ( i suoi seguaci spargono orina di maiale dove dovrebbe sorgere una moschea), da Rauti, e da alcuni luogotenenti di Fini (il capo li bacchetta, ma li lascia al loro posto o addirittura li promuove).

Quanto è seria la minaccia di "Sangue e Onore" alla democrazia? Sembra che il ministro tedesco degli Interni sia veramente allarmato, tanto da incontrare riservatamente per un colloquio straordinario il capo del FBI americano.

Il contrasto preventivo e repressivo deve essere rapido ed efficace, anche a livello internazionale. Non possiamo dimenticare che nella prima metà del secolo proprio dall’Italia e dalla Germania il fascismo dilaga in tutta Europa e nel mondo, arrivando a infettare l’America latina e il Giappone.

In Italia noi abbiamo alcuni strumenti preventivi e repressivi: la XXII disposizione finale della Costituzione, che vieta la ricostituzione del partito fascista sotto qualsiasi forma. La legge 20 giugno 1952 nº 645 punisce a sua volta chi "persegue finalità antidemocratiche...; denigra la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolge propaganda razzista" (art. 1º). Infine la legge Mancino del 25 giugno 1993 nº 205 persegue e condanna "chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, e chi incita a commettere o commette violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi".

All’indomani dell’orribile fatto di sangue di Novi Ligure, subito strumentalizzato contro i soliti immigrati extracomunitari, la Lega di Bossi ha organizzato una fiaccolata alla Ku Klux Klan puntando l’indice contro gli albanesi, e l’on. Marco Zàcchera di Alleanza Nazionale in una interrogazione al Ministro dell’Interno, ha dichiarato che le "bande slave", indicate come responsabili del duplice omicidio, sono "geneticamente predisposte" alle efferatezze. Puro delirio, ma anche incitamento all’odio razziale.

L’on. Fabio Mussi, deputato DS, ha dichiarato di volerlo denunciare per violazione della legge Mancino. In soccorso di Zàcchera è subito corso l’on. Fini, che ha invitato Mussi a tacere.

E invece non bisogna tacere. Bisogna ricordare a Zàcchera, a Fini, a Bossi, a Storace ed ad altri che a Fiuggi non si sono neppure lavati le mani, che queste leggi esistono, sono operanti a difesa della Repubblica, e che è un reato anche solo minacciare di cospargere di urina di maiale il suolo di una moschea.

Non dobbiamo però illuderci che basti l’opera di prevenzione e di repressione. Il fascismo e il nazismo si clònano sul terreno emotivo e imitativo a una velocità impressionante. Chi confonde l’onore col sangue ha un buco nel cervello, la sua ragione è ottenebrata. Questo spiega perché non c’è solo il nazi eversivo da spranga, ma c’è anche quello da stadio, da discoteca e da scuola. L’ignoranza è il loro concime. E andranno lontano se la cultura che si dovrebbe impartire nelle famiglie e nelle scuole non li spazzerà via.

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