Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

La Sua autobiografia

Reggerà per 5 anni le sorti del Paese. Cerchiamo di conoscerlo meglio.

Stavolta, anziché i quotidiani locali, sfogliamo il numero speciale del quindicinale "Linea Azzurra" dedicato a Berlusconi, quello inviato a milioni di famiglie e che qualcuno ha buttato nel pattume senza leggere. Vogliamo capire l’uomo più che il politico e quindi partecipare ai lettori l’immagine che Egli ha di sé, limitando quanto più possibile i commenti. Si dirà che è sufficiente sfogliare l’opuscolo per farsi un’idea: d’accordo, la profluvie di foto trionfanti di Berlusconi (118 in 128 pagine, ma oltre 200 se si considera la copertina) già ci dice qualcosa. Ma leggendo i testi si ha molto di più: un’esperienza intellettuale straordinaria.

Cominciamo con alcuni sintetici giudizi di chi lo ha conosciuto, dagli anni della scuola ad oggi. Un suo antico professore: "Geniale, disinvolto, padrone di sé". Due compagni di liceo: "Il più bravo della classe nella corsa veloce"; "Buon gusto nel vestire, parola facile, aureola di successo con le ragazze". Alcuni giocatori del Milan: "Geniale"; "Straordinario e carismatico"; "Vincente e magico". Il cuoco di Arcore: "Semplice, diretto e gentile". Il maggiordomo: "Generoso e paziente". E i redattori della rivista completano con "intraprendente", "carismatico", ricco di "senso pratico". E, nuovamente, generoso: al ginnasio, quando c’era compito in classe d’italiano, "scriveva non uno, ma tre temi, e poi passava gli altri due ai compagni meno dotati"

Estroverso ma con misura: lui e Confalonieri "si esibiscono alle feste universitarie e private ‘Ma non nei night-club - ricorda Berlusconi - perché eravamo ragazzi di buona famiglia".

Colto: "Conosce e riconosce tutte le specie di alberi, di fiori e di cespugli. Ama indicarli con il nome botanico in latino".

Classicamente elegante: "Da trent’anni veste i doppiopetti blu o grigi di Ferdinando Caraceni, indossa camicie della signora Bianca Mauri, azzurre o a sottilissimi quadratini celesti, calza scarpe di Albertini di via del Gesù a Milano. Imitatissima ormai la sua mitica cravatta ‘puntaspilli’ di Marinella".

Attento ai valori dello spirito: "Ogni estate Berlusconi raduna i suoi amici e collaboratori alle Bermuda: Silvio chiama questi ritiri ‘esercizi spirituali’. Sveglia la mattina presto, incontro a colazione per commentare le notizie del giorno. Poi lo sport, una-due ore di camminata e di corsa; e poi un pranzo particolare. Come se si fosse in un monastero, Gianni Letta, Marcello Dell’Utri, Fedele Confalonieri e lui stesso si alternano nella lettura dei grandi classici".

Dopo la guarigione dal tumore, poi, si è ancor più spiritualizzato: "Oggi attribuisco meno importanza d’un tempo alle apparenze, alle ambizioni, al successo, alle cose di questa terra".

Da un uomo simile non potevano che nascere figli eccezionali: "Marina è una delle donne manager più ammirate d’Italia"; "Pier Silvio, dopo un terribile incidente alle Bermuda, si è ricostruito con lo sport uno straordinario fisico da atleta".

Ecco, la famiglia, quella famiglia per la quale "Berlusconi ha sempre avuto un culto". La vicenda del suo passaggio da una moglie all’altra è rievocata con queste delicate parole: "La famiglia è serena, ma qualcosa nel rapporto con Carla cambia. L’amore si trasforma in sincera amicizia. Silvio e Carla, di comune accordo, decidono di continuare la loro vita seguendo ognuno le proprie aspirazioni. Ma molte cose continuano a unirli: anzitutto Marina e Dudi. La vita continua. Una sera Berlusconi, al teatro Manzoni di Milano, vede recitare Veronica Lario. E’ subito amore. Qualche anno dopo si sposano".

Altro capitolo interessante è quello degli amici: Berlusconi "ha un fiuto preciso che gli fa subito comprendere quali sono i personaggi che gli saranno più congeniali". Dell’Utri, ad esempio; nel cui profilo biografico non vi è alcun accenno a problemi giudiziari; ci si informa però che Dell’Utri "conosce a memoria tutta la Divina Commedia".

Appena un accenno, per finire, alle vicende politiche. Come non abbiamo trovato espliciti riferimenti al divorzio di Berlusconi dalla prima moglie, lo stesso avviene per il suo divorzio da Bossi nel ’94. Responsabile della caduta del suo governo fu l’invito a comparire inviatogli dalla Procura milanese mentre partecipava a Napoli a un convegno dell’Onu: "Senza quell’invito… il Polo delle Libertà avrebbe continuato a governare. La storia del Paese è cambiata a causa di quell’evento. (…) Forza Italia passò all’opposizione dopo il golpe politico-giudiziario".

Ma come il divorzio di Berlusconi dalla prima moglie si evince poi dalle seconde nozze con donna Veronica, così il divorzio da Bossi emerge a posteriori dal fatto che, 4 anni dopo, i due cominciano a riavvicinarsi, dopo una separazione di cui il lettore non è stato informato: "Quelle giornate (il primo congresso di Forza Italia, 1998, n.d.r.) vedono anche una prima, cauta apertura alla Lega Nord. Pochi la colgono, ma Bossi da quel momento inizia un lento riavvicinamento verso il Polo delle libertà e il suo leader".

Silvio Berlusconi è questo e a mezza Italia piace pazzamente.

E così sia.