Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Il ritorno di Malossini

Carissimo Paris, ho letto solo oggi 21 febbraio l’articolo su Malossini e, pur condividendo le Sue opinioni in merito, mi pare che, se non sbaglio, la pena di corruzione non è stata comminata e non vi sono sentenze passate in giudicato per la corruzione; il Nostro ha solo goduto della prescrizione.

Mario Malossini, quando era ancora presidente della Giunta Provinciale.

Il discorso è un po’ più raffinato di quanto si crede (a parer mio), nel senso che il collegio di difesa, alle prime accuse, astutamente ha spinto l’istruttoria sull’ipotesi della concussione (che prevede pene fino a cinque anni) e dopo aver ritardato ad arte il procedimento, allo scadere dei tre anni e pochi giorni ha fatto di nuovo convergere l’interesse inquisitore del giudice sull’ipotesi di corruzione. Dato che la pena per il reato di corruzione è solo fino a tre anni, questo ha dato luogo immediato, stante la accettazione da parte dell’imputato dell’ipotesi di corruzione, alla liberazione per prescrizione dei termini. Per il codice, nel caso un giudice non riesca a condannare l’imputato entro i termini previsti dalla pena relativa al reato, l’imputato si considera non punibile. In Italia con un sacco di soldi ed un buon avvocato credo che si possa persino ammazzare qualcuno e riuscire a farla franca.

Il nostro caro Malossini dunque, per avere diritto alla prescrizione, ha dovuto dimostrare di essere stato corrotto. Perché la stampa non mette bene in chiaro questo particolare che risulterebbe ben conmprensibile anche a coloro che sono meno in confidenza con i codici?

Ed infine, pur avendo una certa buona disposizione sulla serietà dei giudici mi pongo certe domande: non si poteva tener duro sull’ipotesi di concussione? Non si è fatto un certo favore al Nostro? La decisione della Provincia di rimborsare le spese processuali ad uno che risulta a tutti gli effetti, anche se non condannato, un corrotto, non mi pare sia stata particolarmente divulgata in relazione a quanto realmente accaduto.

Come si può pensare che un personaggio simile abbia ancora la faccia di presentarsi per un incarico elettivo? Anche fosse stato condannato, nulla vieterebbe che potesse rifarsi una vita in qualsiasi attività, economica, malandrina od onesta, ma trovo di pessimo gusto volersi riproporre per un incarico elettivo, a maneggiare il denaro pubblico: uno che si è dichiarato davanti al giudice corrotto! Ufficialmente e con dichiarazione a verbale: corrotto!