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Un centro delle donne a Bolzano

In programma: uno sportello comunale, un centro documentazione, un archivio, sedi per associazioni, una sala polifunzionale ed anche un caffé con spazio per bambini.

Il Consiglio comunale di Bolzano ha approvato quasi all’unanimità il progetto di fattibilità del Centro interculturale delle donne.

Affidato dalla giunta comunale come incarico ad Alessandra Spada, insegnante, attuale vicepresidente del Comitato provinciale per le pari opportunità, la proposta ha convinto, per la sua qualità e l’estensione delle donne coinvolte nella sua preparazione, anche gran parte dell’opposizione. E’ stato un successo delle donne di Bolzano e di tutta la provincia, che vedranno nei prossimi anni crearsi un luogo, nel centro della città, in cui avranno posto il Centro donna del Comune, sportello già esistente da alcuni anni, il Centro documentazione e informazione donna con annessa biblioteca, un archivio storico per la costruzione di un luogo di memoria delle donne, alcuni uffici che possano fungere da sedi per le associazioni, un Caffé delle donne con spazio per bambini, una sala polifunzionale.

Il progetto è stato elaborato da un gruppo di lavoro, coordinato da Alessandra Spada, formato da 7 donne rappresentanti di associazioni femminili e da donne che operano nelle istituzioni e che lavorano nel settore della cultura. Nel corso della sua elaborazione ha coinvolto tutte le realtà associative delle donne esistenti sul territorio, garantendone un’ampia condivisione dei risultati.

Pur avendo le idee chiare sui bisogni cui si voleva rispondere, Spada ha voluto conoscere e confrontare le realtà analoghe esistenti in città italiane, austriache e tedesche, fra le quali il Centro Donna di Venezia, il Centro di documentazione delle donne di Bologna, l’Unione femminile nazionale a Milano, la Casa internazionale delle donne, il FrauenMediaTurm di Colonia, l’Archiv der deutschen Frauenbewegung a Kassel, il Frauenkulturzentrum SARAH a Stoccarda, il Kosmos Frauenraum di Vienna.

Uno degli aspetti più interessanti della proposta del Centro bolzanino è costituita dall’Archivio di Storia delle donne.

Nel progetto, dopo avere spiegato le ragioni della storia delle donne e della storia di genere, si descrivono dettagliatamente obiettivi e attività dell’archivio. Di seguito riportiamo alcuni stralci del documento approvato da cui si comprendono le intenzioni delle autrici.

"Archivio delle donne. La storia delle donne non si è sviluppata e affermata solo in ambito universitario, ma grazie all’ampia popolarità degli argomenti trattati e al suo collegamento con il secondo movimento femminista si è diffusa anche in ambiti culturali extra-universitari. I diversi tentativi di ricostriure e riportare alla memoria vite di donne del passato hanno trovato sbocco prevalente negli Archivi delle donne, che in parte si collegano ad archivi già esistenti ponendo al centro dell’indagine storica le donne, oppure si costituiscono come istituzione a se stante con lo scopo di raccogliere e custudire fonti storiche rilevanti per la storia delle donne, rendendole accessibili a un vasto pubblico. […]

La storia delle donne a livello regionale. In ambito regionale la storia delle donne ha avuto finora scarsa attenzione in Alto Adige, in Trentino e nel Land Tirol (di cui dobbiamo tener conto quando trattiamo il periodo prima del 1918). Sono da considerarsi importanti alcuni studi pionieristici condotti a Innsbruck negli anni ’80 (Köfler, Gruppo di donne dell’università di Innsbruck), ma si tratta di lavori isolati, che non hanno avuto seguito. In Trentino le questioni di storia delle donne non sono state praticamente trattate, ad esclusione di alcuni singoli studi di storia delle donne nel contesto dei lavori prodotti dal Museo Storico in Trento, in particolare nell’analisi delle fonti di carattere popolare.

In Alto Adige si è formato a Bolzano, presso il Centro di documentazione e di informazione della donna, un gruppo di ricercatrici che si occupa prevalentemente di letteratura femminile e a Merano si trova il Museo della donna che narra la storia delle donne attraverso gli oggetti custoditi nel Museo.

Le donne del ‘Gruppo di Ricerca per la Storia Regionale’ dal 1995 si occupano, anche se in modo non sistematico, di storia delle donne (Convegno "Der ledige Un-Wille. Norma e contrarietà.", concepito come momento di confronto tra storiche italiane e di area tedesca. Pubblicazione degli atti) e il Comitato Pari Opportunità del Comune di Bolzano ha promosso una pubblicazione sulla storia delle donne di Bolzano.

Queste singole iniziative hanno riscosso un notevole successo, a dimostrazione che esiste un grande interesse attorno alla storia regionale delle donne; finora è però mancato un quadro d’insieme e un coordinamento complessivo. L’archivio delle donne di Bolzano non solo consentirebbe, attraverso la raccolta e la conservazione di fonti che documentano la condizione delle donne, di porre le basi materiali per operare nell’ambito della storia delle donne a livello regionale, ma si proporrebbe anche come luogo di confronto e di elaborazione intellettuale su questi temi".

Il Centro prevede iniziative e forme che attraggano donne di tutti i gruppi linguistici e in particolare donne straniere, in una concezione trasversale e interculturale della realtà femminile.

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