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Trento Sud come Trento Nord

lettera firmata

Caro direttore, le scrivo sperando di trovare un piccolo spazioper denunciare la situazione di degrado ambientale, del tutto insostenibile, di recente consolidatasi per causa del traffico veicolare (anche pesante) lungo via Degasperi a Trento Sud. Dopo l’apertura dello svincolo con la Tangenziale a Trento Sud, stante il preesistente aumento del traffico dovuto all’apertura di nuovi esercizi commerciali presso il Big Center, la situazione è divenuta insostenibile. Non oso immaginare cosa accadrà a seguito della futura apertura delle nove sedi della Azienda Sanitaria Provinciale. In alcuni momenti della giornata (al mattino 7.15-8.30 e 11.45-12.45, e nel tardo pomeriggio 16.45-18.30) questa strada, peraltro fortemente frequentata da molti bambini ed interessata da uno sviluppo edilizio denso e del tutto ingente (sono molte le abitazioni che si situano lungo la strada, con porte, finestre e balconi che si affacciano sulla medesima), è interessata da un traffico intensissimo, assolutamente insostenibile. Sono convinto siano superati i limiti di attenzione per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, le polveri sospese e, non meno importante, l’inquinamento acustico.

La qualità della vita è precipitata ai livelli quasi pari a quelli di Trento-Nord (via Brennero), con la differenza che in quel contesto la densità abitativa è nettamente inferiore.

L’amministrazione si deve far carico di proporre soluzioni intelligenti e veloci al problema: barriere antirumore, nuove alberature e cespugli di protezione, asfalto fono-assorbente, incentivi economici alle famiglie che ritengono di poter e dover cambiare i serramenti per ripararsi dal rumore (incentivi previsti dalla legge 447/1995 - piano di risanamento acustico).

La situazione - questo dovrebbe esser chiaro - non può essere lasciata a se stessa. Sull’amministrazione comunale pesa la responsabilità morale di aver declassato la qualità della vita della numerosissima popolazione locale. I danni alla quiete, alla qualità dell’aria, alla sicurezza della circolazione pedonale e ciclabile (è di ieri l’investimento di un ciclista), alla salute, non possono essere liquidati con l’indifferenza. In queste aree la gente vive e porta innanzi la propria esistenza. Non si possono fare scelte che distruggono l’esistente senza proporre, al contempo, soluzioni che ne rendano compatibili gli effetti negativi.

Se poi verrà attivato l’aeroporto (i cui voli dovranno decollare ed atterrare da nord verso sud per disposizioni dell’Enav), la ciliegina di questa torta indigesta sarà servita.

Come cittadino residente in queste zone e come parte di una comunità che ha subìto questi interventi e che se ne lamenta ogni giorno di più, chiedo sia preso pubblicamente qualche impegno in merito. Attendiamo risposte.