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Politicaccia

Campagna elettorale: le furbate, i deliri, le ingenuità della politica cialtrona. Con un nome su tutti: Carmelo Lentino.

Questa rubrica, tradizionalmente, si occupa di campagne elettorali e di elezioni in un’ottica di "costume", cercando di scovare, fra partiti, candidati e programmi, le furbate, le bizzarrie significative, i deliri, le ingenuità e quant’altro, a nostro parere, esula da una visione sana e corretta della politica. E’ inevitabile, purtroppo, che si finisca per trattare soprattutto di candidati minori, sia perché i novellini, non ancora pratici dei meccanismi, naufragano più facilmente nel ridicolo, sia perché le oscenità dei pezzi grossi e dei grandi partiti acquisiscono, nella trattazione dei quotidiani locali, una loro immeritata dignità, non foss’altro per la quantità di articoli ad essi dedicati.

Ad esempio: la storia dei rapporti fra i "riformisti" di Luigi Olivieri e i DS (vedi L'ammucchiata sotto la Quercia) meriterebbe certamente la nostra ironica attenzione, come pure la sfiancante vicenda della ricerca di un leader da parte del centro-destra; ma il materiale accumulatosi su questi temi è tale da aver bisogno di una tesi di laurea anziché di un articolo di giornale. Quanto agli ondivaghi sussulti di alcuni ex democristiani periodicamente ripresi dalla nostalgia di un polo di centro, la difficoltà è ancora più decisiva: semplicemente abbiamo perso la bussola, non sappiamo più a che punto siano arrivate le cose. Il che crediamo dovrebbe preoccupare questi signori.

Una breve citazione senza commenti vogliamo però dedicarla alla campagna elettorale di Lorenzo Dellai, alle sue "dieci parole-chiave", al "gruppo di ‘Lorenzo’s Boys’ biancovestiti per battere palmo a palmo ogni angolo del Trentino", ai "due pulmini Mercedes con il suo nome", allo slogan "Trentino, la terra dove è possibile realizzare i sogni".

Un gradino più sotto (o anche due) troviamo il preside Luigi Panizza, già presidente del PATT e antico assessore (non fra i più entusiasmanti) all’istruzione, che non esclude di candidarsi, solo che non sa con chi. Anzi, non ha ancora deciso per chi votare: "Per me problemi ce ne sono sia se scegli Dellai, perché ti trovi la sinistra, sia se scegli Andreotti, perché ti trovi la destra... Non so se mi candiderò. Prima devo risolvere la questione di chi votare".

Scendiamo ancora e ritroviamo Paolo Primon, ex Lega Nord, ex Lega del Tridente, in autunno in campo col movimento Trentino Südtirol Popolare, schierato col centro-destra. Ma a quanto scrive l’Adige, questa ennesima avventura politica è più che altro un (azzardato) tentativo di rivalsa personale dopo che un tribunale gli ha dato torto in quello che era il grande sogno di Primon: "entrare a far parte con la sua compagnia della Federazione degli Schützen trentini" guidata dal suo acerrimo nemico Carlo Cadrobbi, il che gli consentirebbe di sfilare con lo schioppo in spalla.

Ma il personaggio che più di ogni altro ci affascina nella scena politica pre-elettorale, è il ventiduenne Carmelo Lentino, fondatore e segretario del movimento-partito "Giovani Insieme". Di lui abbiamo già trattato a fine giugno e qualcuno potrà obiettare che insistendo a parlarne rischiamo solo di fargli una immeritata pubblicità, offrendo il perfetto candidato a quegli elettori che desiderassero sfogare le proprie scontentezze con uno sberleffo ai politici consolidati. Come avvenne a suo tempo con Ilona Staller.

Ma la tentazione è irresistibile, tanto che, dopo di noi, anche Concetto Vecchio, sul Trentino del 28 luglio, ha dedicato a Lentino (detto anche Mastellino "perché figlioccio politico di Clemente Mastella") un ritratto, decisamente sfottitorio: "Carmelo, il picciotto che scoprì la politica"; "solenne come un monsignore"; "sguardo indagatore"; "lenti da assessore anni ‘60"; "le alchimie dei partiti lo fanno impazzire"; "dominato da un’ambizione notevole". Ma soprattutto il Trentino ci illustra il modus operandi del personaggio: "Carmelo inviò una lettera a tutti i segretari politici dell’arco costituzionale, da Fini a Cossutta. In quel periodo il nostro non aveva ancora deciso con chi stare. Però voleva fare. Buttò l’amo. Il primo ad abboccare fu Mastella in persona.… Segni, Di Pietro e D’Antoni arrivarono in ritardo all’appuntamento con la storia".

Lentino, malgrado la giovane età, è un ometto che ha perfettamente imparato il lessico, la sintassi, le astruserie, le fumosità, insomma il peggio della vecchia politica, e ce ne dà un saggio impressionante nei documenti con cui durante tutta l’estate ha bombardato le redazioni dei giornali, narrando sussiegosamente le varie tappe delle trattative da lui condotte in vista delle elezioni.

L’11 luglio ci racconta che sta "avviando un percorso comune con i Popolari per l’Europa di Paola Conci e Sergio Niccolini", raccogliendo "l’invito alla sintesi rivolto, a tutte le forze del centro sinistra autonomista, dal Presidente Dellai".

Il 23 luglio, però, suona l’allarme: sembra che Dellai, su istigazione delle Genziane, non voglia l’accoppiata Giovani Insieme-Udeur nella compagine del centro sinistra. Passano sei giorni e Lentino tira un sospiro di sollievo: "Ho avuto da Dellai la conferma che non esiste nessun veto alla presenza dell’Udeur nella coalizione che lo sosterrà come candidato".

Ma tutto questo va e vieni manda in confusione i
giornalisti, e Lentino si lamenta: "Ho preso visione (come si fa, a 22 anni, a dire ‘ho preso visione’, anziché ‘ho visto’ o ‘ho letto’?!, n.d.r.) in questi giorni di due tabelle pubblicate sui quotidiani l’Adige e Trentino nelle quali, rispettivamente, venivo indicato come candidato certo di una lista Udeur e di una lista Popolari per l’Europa – Centro – Giovani Insieme. Ritengo doveroso precisare che il partito che ho l’onore di rappresentare, Giovani Insieme, non ha ancora definito l’elenco dei propri candidati, attendendo diverse risposte da altre realtà politiche, per un’eventuale percorso comune. (…) Con il Presidente Dellai, che conto di poter nuovamente sentire o incontrare nei prossimi giorni, intendo approfondire ulteriormente questo tema, nell’interesse generale dell’intera coalizione".

Poi il barometro volge nuovamente al brutto: "Dellai si rende introvabile, e ad oggi non c’è stata una riunione preliminare dei partiti aderenti al Centro Sinistra Autonomista" – leggiamo il 22 agosto; e il giorno dopo, ancor peggio: "I rappresentanti dei tre movimenti (Giovani Insieme, Udeur e Popolari per l’Europa, n.d.r.) considerano inaccettabili gli orientamenti che sembrano emergere, dal candidato alla presidenza Lorenzo Dellai, sulla composizione della coalizione che dovrà sostenere la sua candidatura".

Passa un altro giorno ed ecco la rottura col Centro Popolare della Conci e di Gubert, "che non vuole la sintesi". "Se sarò candidato alle prossime elezioni provinciali - conclude Lentino -, cosa che il mio partito deve ancora definire (!, n.d.r.), lo sarò in una lista che sia chiara espressione di Giovani Insieme. L’unica possibilità attuale è la lista Udeur-Giovani Insieme", che però resterebbe nell’ambito del centro sinistra. L’irreperibilità di Dellai, denunciata solo due giorni prima, è dimenticata: "I nostri rapporti con il Presidente Lorenzo Dellai e con gli altri partner della coalizione sono sempre stati proficui e costanti".

Il 27 agosto, infine, ecco un primo elenco di candidati, tra i quali ovviamente non manca Carmelo, che l’indomani, con eccezionale tempismo, comunica che "da oggi è on line la versione completa, in previsione dell’avvio ufficiale della campagna elettorale, del sito internet di Carmelo Lentino… Dopo gli aspiranti Presidenti - spiega l’interessato - è il primo candidato al Consiglio che si dota di un sito personale".

Il sito è ricchissimo di notizie, soprattutto biografiche: a 16 anni Lentino ha vinto il premio "Dante" e il premio "Livio Tempesta" per la bontà. Ha studiato da odontotecnico, ha fatto lo scout, l’arbitro di calcio, il direttore di due giornali sportivi, il nuotatore (stile libero e rana), ha fondato l’associazione "Nettuno", ha promosso il "Progetto Università", studia Giurisprudenza, fa parte dell’associazione "Giovani al Centro", e da due anni è iscritto al WWF. Apprendiamo perfino che rappresentò la sua scuola ai campionati regionali della Chimica, ma si omette che solo l’anno scorso venne eletto nel Consiglio Nazionale dell’Udeur; forse perché suonerebbe bizzarra la vicenda di un tizio che, mentre è dirigente locale di un partito, ne fonda un secondo e poi, in occasione delle elezioni, promuove un’alleanza fra i due. Uno strabiliante kamasutra politico, che Lentino ha negato ma che è documentato nel sito ufficiale dell’Udeur.

Ma programmaticamente - dirà qualche ingenuo – cosa vogliono costoro? Vai a saperlo. A parte molte chiacchiere sulla valorizzazione dei giovani, il solo spunto concreto che abbiamo trovato è quello di Nicola Masè, "responsabile per le politiche sociali e del lavoro di Giovani Insieme", che in tema di sanità avanza "una proposta concreta per accorciare le liste d’attesa". "La soluzione è semplicissima e di facile applicazione – nota l’esperto di Giovani Insieme -, basta aumentare le ore in cui è possibile usufruire di queste prestazioni sanitarie. E’ chiaro che ciò si può fare solo con un aumento di organico medico e paramedico".

Chi ci avrebbe mai pensato?