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I prezzi di Natale

E inoltre: il maxi-ingorgo, la minerale avvelenata, i bond Parmalat.

Parmalat come Cirio? Diversi consumatori notevolmente preoccupati ci chiedono se i bond Parmalat seguiranno lo stesso iter di quelli Cirio.

Dobbiamo tristemente dire che lo scenario è conosciuto e già visto. Come per Cirio, l’azienda, abbondantemente indebitata con il sistema bancario, emette titoli obbligazionari che stenta a rimborsare. Il patron si è ufficialmente impegnato entro la metà di dicembre a far fronte agli impegni assunti. A nostro parere, come minimo, bisognerà ristrutturare il debito. Che si tratti della via creativa alla finanza della imprenditoria nostrana? Parmalat ha circa 2 miliardi di euro di debiti con le banche; le più esposte sono: Capitalia, Intesa, San Paolo, Monte dei Paschi, Bnl.

Parmalat ha in scadenza (entro il 2005) prestiti obbligazionari per 3 miliardi di euro (circa 6 mila miliardi delle vecchie lire). Oggi la società deve affrontare gravi problemi (per il momento) di liquidità. Trova infatti difficoltà a rimborsare 150 milioni di euro di obbligazioni scadute l’8 dicembre. Ha inoltre problemi a rientrare di 590 milioni di dollari investiti sul fondo estero Epicurum.

Alla luce dei problemi di liquidità, nei giorni scorsi Standard & Poor’s ha declassato il debito Parmalat a "titoli spazzatura", pronta a ribassare ulteriormente la valutazione se i 150 milioni di bond scaduti non dovessero essere onorati. Come già detto, la famiglia Tanzi sostiene che entro il 15 dicembre avverrà il rimborso. Staremo a vedere se dopo bond Argentina e bond Cirio anche i bond Parmalat percorreranno la stessa strada.

Secondo l’Intesa dei consumatori è evidente il vuoto di vigilanza e controllo ad opera delle Autorità preposte a bonificare e mantenere in buono stato il mercato finanziario italiano. La Borsa ha comunicato la sospensione del titolo già da lunedì. Per i bond, restati in trattazione, si sono avuti crolli da 25 fino a 50 punti. Le associazioni che fanno parte dell’Intesa dei consumatori temono manovre di riacquisto a buon mercato.

Per la verità, la Consob ha già da qualche settimana posto sotto controllo la vicenda e le poste di bilancio della società. Ancora una volta, però, dobbiamo riscontrare l’assoluta mancanza di protezione dei piccoli investitori: è ammissibile che le Autorità di vigilanza non siano in grado di monitorare il sistema bancario in merito ai grandi debitori? Come mai un grande debitore di sistema investe 590 milioni di dollari in un fondo estero e si drizza solo qualche antenna della Consob? Se la normativa di vigilanza è disorganica, gracile e può essere facilmente scavalcata, come è stato nel caso Cirio, perché le autorità responsabili non corrono ai ripari proponendo, anzi imponendo al legislatore soluzioni adeguate?

Banca d’Italia sostiene che i controlli spettano a Consob; ebbene venga affidata ad una unica Authority la protezione del risparmio. Questa unica Autorità abbia non solo il potere di condannare gli intermediari finanziari autorizzati riconosciuti colpevoli al pagamento di pesanti sanzioni, ma anche quello di emettere, a carico di questi, immediate ingiunzioni di restituzione dei risparmi dissipati.

Acque minerali avvelenate.Il sig. M.G. di Primiero ci chiede se come associazione dei consumatori abbiamo delle proposte per arginare il fenomeno delle acque minerali avvelenate, poiché, essendo un gran consumatore di tale prodotto, si sente oggi preoccupato nell’acquisto.

Il caso, in effetti, sta creando in molti consumatori panico e sconforto, essendo l’acqua un prodotto primario, acquistato e consumato quotidianamente da milioni di cittadini. A tale proposito siamo in grado di avanzare diverse proposte:

1. una revisione generale di tutte le bottiglie in vendita con l’apposizione di un bollino che attesti che è stata effettuata una revisione straordinaria della bottiglia. In questo modo esisterà la responsabilità del rivenditore in caso di nuovi incidenti, poiché sarà certo che l’avvelenamento è avvenuto nel negozio e a causa della carenza dei controlli;

2. si potrebbero mettere in commercio confezioni di bottiglie rovesciate con la fascia che funge da manico nella parte bassa della confezione, in modo da scoprire, una volta messa sul tavolo e capovolgendo la bottiglia, se questa è stata forata;

3. per i supermercati a rischio far circolare gli addetti alla sicurezza all’interno del supermercato, invece che farli restare impalati all’esterno;

4. gli esercizi commerciali investano in sicurezza, collocando telecamere a circuito chiuso; si tratta di un piccolo investimento a costo zero, considerato che può servire a rassicurare il consumatore e ad aumentare, quindi, anche il numero dei clienti.

Il famoso maxi-ingorgo.In seguito alle molte sollecitazioni dei tanti consumatori che nel giorno dell’8 dicembre sono stati fermi per diverse ore sulle strade del Trentino AltoAdige senza nessun ausilio da parte delle autorità preposte alla tutela dell’incolumità pubblica sotto il profilo della sicurezza della viabilità, il Codacons Trentino AltoAdige si è sentito in dovere di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Bolzano e di Trento.

La denuncia si è resa necessaria sia per far luce e individuare eventuali responsabili, sia per evitare in futuro il ripetersi di una simile situazione. L’evento non può ritenersi eccezionale, né imprevedibile, come tendono ad affermare coloro che in qualche maniera avrebbero dovuto vigilare e allertarsi. Infatti avvisaglie si erano avute già negli anni scorsi, con un traffico che aveva determinato lunghe code, appunto in occasione del primo ponte di dicembre, che coincide con i mercatini natalizi e le prime sciate.

Da parte delle autorità preposte, secondo noi, è mancata una corretta informazione agli utenti: non sono stati collocati segnali informativi chiari e circostanziati, non sono stati forniti percorsi alternativi, non sono stati effettuati interventi a tutela di soggetti deboli, quali bambini ed anziani, non si è provveduto ad aprire caselli senza richiesta di pedaggio o a chiudere completamente l’autostrada, a fornire di gasolio in tempo reale le stazioni di servizio, ecc….

I danni subiti dagli utenti sono di diversa entità e vanno dal semplice danno biologico, come lo stress per la lunga attesa in colonna senza alcun ausilio, a danni economici quali ad esempio perdita della coincidenza e relativa prenotazione per treno o aereo, ecc…

La sede di Trento del Codacons dichiara la sua disponibilità ad assistere legalmente quanti hanno subito danni per tale evento; è sufficiente mettersi in contatto anche telefonico con la sede di Trento (0461.260925 il martedì e il giovedì dalle ore 17 alle 18).

I prezzi delle festività.Premessa: purtroppo a Trento, per mancanza di personale (nei numeri precedenti della rivista avevamo lanciato un appello ai consumatori, chiedendo un loro coinvolgimento, che non è avvenuto), non potrà essere allestito in piazza Fiera, come era nelle nostre intenzioni, il Gazebo "Salviamo la tredicesima".

  2001 2002 2003   var. % 2002/03
Addobbi natalizi prezzi medi nazionali          
Albero vero di Natale L. 30.000 € 24,00 € 25,00 € 30,00 4,2 25,0
Palline confezione piccola L. 10.000 € 6,75 € 7,00 € 10,00 3,7 48,1
Fili argentati L. 1.200 € 1,50 € 1,50   0,0  
Carta regalo L. 2.500 € 1,50 € 1,50   0,0  
Luci (50) L. 10.000 € 7,00 € 7,50   7,1  
Candela centrotavola L. 15.200 € 9,00 € 10,00   11,1  
Stella di Natale grande L. 30.000 € 20,00 € 20,00 € 25,00 0,0 25,0
Viaggi            
Viaggio al caldo L. 3.000.000 € 2.175,00 € 2.100,00   -3,4  
Settimana bianca L. 1.200.000 € 700,00 € 730,00   4,3  
Settimana beautyfarm L. 1.260.000 € 850,00 € 900,00   5,9  
Palestra abbonamento trimestrale L. 240.000 € 129,00 € 135,00   4,7  
Giocattoli            
Barbie L. 32.000 € 19,00 € 21,50   13,2  
Costruzioni Lego L. 43.000 € 25,00 € 28,00   12,0  
Pista automobiline L. 59.500 € 35,70 € 34,90   -2,2  
Peluche altezza cm. 100 L. 39.000 € 23,19 € 25,00   7,8  
Cavallo dondolo di marca L. 95.000 € 52,90 € 59,50   12,5  
Auto radiocomando (media) L. 45.000 € 28,00 € 31,90   13,9  
Tastiera elettronica musicale 40 tasti L. 59.500 € 35,00 € 38,90   11,1  
Biciletta mountain bike L. 179.000 € 99,00 € 109,00   10,1  
Articoli da regalo            
Personal Computer L. 1.400.000 € 665,00 € 665,00   0,0  
Notebook L. 2.500.000 € 1.150,00 € 1.349,00   17,3  
Playstation2 L. 459.000 € 309,36 € 249,00   -19,5  
Lettore Cd portatile L. 90.000 € 53,00 € 55,00   3,8  
Cd musicale L. 38.000 € 21,00 € 22,50   7,1  
Swatch L. 65.000 € 37,50 € 41,00   9,3  
Rasoio elettrico per uomo L. 230.000 € 129,00 € 130,00   0,8  
Occhiale da sole griffato L. 216.000 € 123,00 € 135,00   9,8  
Borsa griffata L. 240.000 € 150,00 € 170,00   13,3  
Cravatta L. 25.000 € 20,00 € 20,00   0,0  
Cintura L. 45.000 € 50,00 € 50,00   0,0  
Libro L. 30.000 € 19,00 € 18,00   -5,3  

Comunque per rendere un servizio a tutti i consumatori e affinché si regolino di conseguenza, vogliamo rendere noto le tabelle, elaborate dall’Intesa dei consumatori con l’elenco degli aumenti dei prezzi dei prodotti natalizi, che rappresenta, in termini indicativi e non statistici, la situazione economica attuale raffrontata a quella dei due anni passati; 24 mesi che, a causa di aumenti selvaggi di prezzi e tariffe, faranno arrivare i consumatori nudi alla soglia del nuovo anno. I consumatori, però, ormai in mutande, hanno deciso di passare al contrattacco.