Menù
Home
QT
Questotrentino
Mensile di informazione e approfondimento
Utente
Cerca

Vademecum per viaggiare

E inoltre: valige smarrite, acquisti scolastici, sciopero della spesa.

Il servizio offerto dalle nostre ferrovie non è decisamente di buon livello, come dimostrano le segnalazioni quotidiane dei cittadini. Tuttavia milioni sono gli utenti che fanno ricorso al servizio ferroviario. Abbiamo quindi deciso di dare qualche consiglio ai passeggeri per evitare di subire, oltre ai soliti problemi di ritardo e sporcizia sui treni, quello del furto delle valige. Ecco dunque il vademecum:

1) Se parcheggiate la macchina presso la stazione, evitate di lasciare oggetti in vista sul cruscotto e non lasciate incustoditi i bagagli mentre chiudete la vettura. Ricordarsi sempre di chiudere l’auto a chiave e non dimenticate il punto preciso del parcheggio.

2) Nella stazione chiudete sempre le borse e non perdete mai di vista le valige.

3) Nei sottopassaggi evitate il contatto fisico con degli sconosciuti.

4) Sul treno cercate di evitare gli scompartimenti isolati e non lasciate mai i bagagli incustoditi per troppo tempo.

5) Portate i soldi e i documenti personali con voi in tasche interne o borse a tracolla chiuse.

6) Se si appendono giacche o borse, non lasciare al loro interno oggetti di valore.

7) Per qualsiasi evenienza rivolgetevi alla Polizia Ferroviaria.

Valigie smarrite: come comportarsi. Sono già migliaia i colli di bagaglio smarriti solo nella prima quindicina di agosto e migliaia i reclami agli uffici lost and found delle varie compagnie e degli aeroporti. Ovviamente ogni smarrimento è un danno enorme, in quanto, durante le ferie, ti costringe a vivere, per alcuni giorni se tutto va bene, senza costume, senza vestiti, spazzolino, lenti a contatto, medicinali, o... attrezzi da pesca.

E’ capitato a Stefano M. che parte da Pantelleria con Alitalia e, arrivato a Fiumicino, non ritrova la valigia con le lenti a contatto e mulinelli vari per la pesca. Dodici ore di ricerche tra personale arrogante e non disponibile, e il giorno successivo altre sette ore per scoprire che la valigia era stata trattenuta dalla polizia di Pantelleria per controlli senza avvertire la compagnia. Nessuno si è scusato e la valigia è tornata al mittente rotta perché aperta a forbiciate e rincollata con lo scotch!

Una indagine telefonica effettuata in sette scali aerei italiani ha dato risultati incredibili: sono migliaia i colli smarriti che giacciono per settimane nei magazzini, specie quello di Fiumicino, senza che nessuno si preoccupi di andare a confrontare il collo e il numero di bolla attaccato con le denunce di smarrimento.

Le associazioni dei consumatori ricordano che il giudice di pace per un’azione di risarcimento per smarrimento della valigia ha riconosciuto un danno di 1000 euro, oltre il valore fisso della valigia e anche un danno da vacanza rovinata. Dello smarrimento, infatti, risponde sempre la compagnia aerea che prende in consegna il collo.

Consigli per risparmiare e combattere il caro scuola. Arriva l’ennesima stangata per le famiglie italiane, quella della scuola. Secondo i calcoli di Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, ogni famiglia sborserà in media 621 euro per mandare i figli a scuola, università ovviamente esclusa. Rispetto al 2004, sono 36 euro in più.

In particolare si spenderanno 289 euro per i libri (275 nel 2004, con un aumento del 5%) e 332 euro per il corredo (zaino, astuccio, quaderni, ecc.), ben 22 in più rispetto allo scorso anno, quando la stangata si attestava a 310 euro. Un aumento, quello per il corredo, del 7%.

Diamo inoltre alcuni consigli ai genitori per risparmiare qualche soldo.

Non inseguite le mode. In questi giorni tutte le reti televisive stanno bombardando i vostri figli con pubblicità mirate agli acquisti necessari per la scuola. Allontanateli dal televisore e non fatevi condizionare dal mercato pubblicitario. Non inseguendo le mode, per alcuni prodotti del corredo potreste risparmiare fino al 40%, acquistando prodotti di identica qualità. Basta non comprare gli articoli legati a personaggi dei cartoni animati, bambole famose e simili.

Supermercato? Sì, ma con la lista di quello che serve. Nei supermercati si può risparmiare rispetto alla cartolibreria. Il rischio connesso ai grandi punti vendita, però, è di dissipare tutto il risparmio acquistando anche quello che non serve. Andate, quindi, con la lista dettagliata della spesa e obbligatevi a rispettarla. Se decidete di acquistare quello che vi serve, osservando i prodotti esposti mentre girate tra le corsie, sarete in balia del supermercato. Rispettate la lista compilata razionalmente a casa. Nei supermercati, infine, è più difficile avere consigli sulla bontà della merce.

Se possibile, rinviate gli acquisti. Abbiamo la pessima abitudine di acquistare subito tutto quello che servirà nel corso dell’anno. Le scorte di quaderni e penne si possono anche comprare in un momento successivo. Spesso, aspettando, si risparmia.

Offerte promozionali e kit a prezzo fisso. Ben vengano! Possono essere convenienti. Se non sono frutto di un accordo con le associazioni di consumatori, che fanno da garante, confrontate comunque i prezzi e controllate la qualità del prodotto, specie per lo zaino (per il quale sconsigliamo in ogni caso l’acquisto, dando la preferenza al trolley).

La giornata di protesta civile dell’Intesa dei consumatori. Lo scorso 14 settembre è stato il giorno del quinto sciopero nazionale della spesa. Quest’anno sono stati chiamati ad aderire tutti gli 8000 sindaci dei Comuni italiani per protestare contro i drastici tagli alle spese sociali imposti dal Governo. Abbiamo chiesto ai cittadini di rinunciare ad almeno un acquisto, e dalle 11,30 alle 13,30 tutti i negozi, sedi di fornitori di servizi, pompe di benzina, banche, uffici postali, ecc. sono stati disertati da chi vuole migliorare le condizioni di vita dei consumatori.

Il Governo e il Parlamento appaiono inerti di fronte alla crisi che attanaglia le famiglie, il 30% delle quali sono dovute rimanere a casa rinunciando alle ferie. E si avvicinano paurosamente le scadenze degli indebitamenti con il micidiale sistema del credito al consumo, che porterà moltissime famiglie che hanno allegramente comprato a rate televisori, banchetti nuziali e viaggi, sull’orlo del fallimento. Intanto i prezzi si fermano ma non diminuiscono e i consumatori di

Intesaconsumatori (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori) insiste nel chiedere il ribasso del 20% dei prezzi e delle polizze Rcauto, che dopo la diminuzione degli incidenti fanno ingrassare ancor più le compagnie prive di concorrenza. E più concorrenza chiediamo nel campo della vendita delle benzine (con la installazione dei "benzacartelloni" sulle autostrade indicanti i diversi prezzi reperibili sulla tratta), nella telefonia (con l’introduzione dei gestori virtuali e la eliminazione del canone Telecom), nel sistema bancario (aprendo il mercato alle banche straniere e approvando immediatamente la legge di tutela del risparmio). Chiediamo ancora saldi liberi, l’applicazione del decreto sugli sconti dei farmaci, e il permesso a tutti i commercianti di esporre tutto l’anno nella "vetrina delle occasioni" i prodotti scontati, e mercati di vendita diretta di prodotti ortofrutticoli dagli agricoltori, anch’essi ridotti alla fame, ma senza alcun beneficio per i consumatori finali, che scontano i ricarichi intermedi. Chiediamo infine il blocco di tutte le tariffe ancora sotto il controllo pubblico, come avvenuto per la luce, la diminuzione dell’IVA sul gas e delle accise sulla benzina.

Parole chiave:

Commenti (0)

Nessun commento.

Scrivi un commento

L'indirizzo e-mail non sarà pubblicato. Gli utenti registrati non devono inserire altre verifiche e possono modificare il proprio commento dopo averlo inserito.

Riporta il codice di 5 lettere minuscole scritto nell'immagine. Puoi generare un nuovo codice cliccando qui .

Attenzione: Questotrentino si riserva la facoltà di cancellare commenti inopportuni.