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A proposito della bonifica a Trento nord

Non è pensabile che la storia delle aree inquinate di Trento nord finisca in burletta. E’ l’ipotesi che viene ventilata in questi giorni: si bonifica una parte, quella della ex Carbochimica, si sviluppa un progetto di ampio respiro immobiliare che arricchisce i temporanei proprietari e si lascia ai posteri la rimanente parte, quella della ex Sloi, perché l’investimento per la sua bonifica non dà una certezza di resa economica. E sorprende vedere l’architetto Niccolini, alla guida della cordata di immobiliaristi, che tenta di convincerci della bontà della scelta.

Non ricorda che all’epoca l’area veniva letteralmente definita la "bomba ecologica" di Trento? Ebbene i cittadini di Trento hanno tutto il diritto di veder risolvere il problema della "bomba ecologica" nella sua completezza e non solo per una parte. Adesso questi cittadini sono nelle condizioni di forza di ottenere il risultato; quando fosse terminata la edificazione di Trento nord solo sull’area ex Carbochimica, come suggerisce l’architetto Niccolini, e il disinquinamento della area ex Sloi si dimostrasse economicamente non redditizio, ci troveremmo sul groppone la "bomba chimica" più pericolosa senza alcuno strumento di pressione in mano se non quello del ricorso al solito contribuente pantalone. Alla faccia delle sperticate dichiarazioni che il disinquinamento di Trento Nord sarebbe avvenuto a spese del privato!

Sappiano i proprietari delle aree di Trento nord che il pubblico erario si sta già assumendo in via preliminare, senza alcun tornaconto economico e con una spesa ingentissima, la bonifica dell’area dell’Adigetto, che qualche privato, proprietario delle aree, nel passato ha pensato bene di inquinare senza alcuno scrupolo. E tutto ciò sta avvenendo anche a loro favore, in quanto la bonifica dell’Adigetto consentirà di perfezionare tecniche di disinquinamento molto utili anche per la bonifica delle loro aree.

Si eviti di promuovere operazioni stralcio sull’area inquinata di Trento nord che, ingannando il cittadino per una seconda volta, renderebbero assolutamente irrisolvibile il disinquinamento delle aree, per caduta di qualsiasi rapporto di fiducia tra i cittadini ed i privati proprietari.