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La Russa e l’esercito

Franco Maccari, Segretario Generale del COISP, Sindacato Indipendente di Polizia

Il ministro La Russa dice che gli operatori della Polizia Ferroviaria sono insufficienti a garantire la sicurezza sui treni e nelle stazioni ferroviarie e pertanto invierà l’esercito. Il ministro è fissato con il gioco dei soldatini di stagno, tra poco li utilizzerà anche per fare le pulizie straordinarie! È proprio un vizio per il ministro. Ci chiediamo se in realtà non sappia che farsene degli uomini dell’esercito, per altro persone eccellenti dal punto di vista umano e professionale, oppure se

La Russa

proprio a lui il gioco dei soldatini di stagno piace davvero. Guardi, ministro La Russa, su una cosa lei ha ragione: forse gli uomini non sono abbastanza, ma non è con l’invio dell’esercito in ogni dove e in qualsiasi situazione che si risolve il problema della sicurezza. Noi non sappiamo che idea Lei si sia fatto dei validi professionisti che

l’esercito impiega, però le assicuriamo che loro sono sapientemente addestrati per fare altro.

Non le consentiamo più di mortificare la professionalità a l’abnegazione dei tanti professionisti della Polizia di Stato con affermazioni che evidentemente escono fuori dalla sua bocca per un attacco di populismo che la pervade. Se Lei vuol rendere davvero un servizio utile all’intera società si faccia promotore di una battaglia a favore della Polizia di Stato, sussurrando nell’orecchio del suo collega Maroni, che con il suo silenzio diventa complice di queste gravità di carattere istituzionale, che non serve l’Esercito ma uomini e mezzi che integrino le scarse risorse della Polizia di Stato affinché possa rendere al meglio il servizio a cui è deputata, la salvaguardia dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini. La smetta di parlarci di Esercito ovunque e abbia più rispetto anche degli uomini che lei vorrebbe impiegare tra un po’ di tempo anche per fare le pulizie straordinarie.

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