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Gabbie dorate per persone scomode

Luigi Francesco Traverso

In questa nostra bella Italia le storie si ripetono per l’eternità. Niente di nuovo quindi sotto il sole. Ci sono precedenti storici di politici di carattere, intelligenza ed onestà che, nel momento in cui si faceva finta di cambiare tutto perché nulla cambiasse, venivano eletti o relegati in alte cariche dello Stato in modo da farli diventare uomini al di sopra ed al di fuori delle parti e quindi in concreto ed in buona sostanza diventavano muti, per poi pian piano essere automaticamente messi da parte. Non voglio quindi elencare esempi emblematici ma ne vorrei citare due su tutti: Bertinotti e Fini: per par condicio gli estremi dell’arco parlamentare.

Entrambi sono stati designati ad essere presidenti della Camera, quasi a voler significare che loro, per quel periodo, si sarebbero estraniati dal fare politica recitando il ruolo delle tre scimmiette (non vedo, non sento e non parlo), ma ciò mi sembra un assurdo.

Appare evidente anche alla gente comune come il sottoscritto, come ci siano delle difficoltà nella convivenza all’interno delPopolo della Libertà, peraltro bastano ragionamenti minimi per capire, per esempio, quanta e quale sofferenza debbano subire quelli che vogliono federalismo e secessione a dover convivere con coloro che credono nell’Italia Nazione e nella centralità del Parlamento.

In questi ultimi tempi il presidente della Camera non è più riuscito a rispettare la consegna del silenzio ed allora se ne sentono di tutti i colori. Sembra che all’interno di questo Popolo della Libertà, per quello che si sente e si legge sui media, non ci possa neanche essere la libertà di costituirsi in minoranza. Addirittura pare che il premier abbia definito “metastasi” coloro che intendono creare gruppo di minoranza all’interno della grande coalizione. Alla faccia della Libertà!

È giusto essere al di sopra delle parti, ma ciò non può e non deve obnubilare il cervello. Chiunque abbia a cuore questioni collettive e nazionali non può e non deve zittirsi da solo e tantomeno può essere zittito da altri, al limite si mette in minoranza.

È altrettanto ovvio che nell’esercitare la funzione di presidente della Camera chiunque abbia l’obbligo di garantire il corretto funzionamento dei lavori parlamentari rimanendo, nell’esercizio di quella funzione, al di fuori ed al di sopra delle parti. Ma adesso vorrei dire bravo al presidente della Camera perché, malgrado il suo incarico, ha deciso di vedere, di sentire e di parlare. Per assurdo, spero che almeno Fini dica e/o faccia qualcosa di sinistra...

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