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I poveri alberi di Riva

Paolo Barbagli, presidente degli Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro

A commento del taglio di 12 pini marittimi in viale Trento a Riva, avvenuto il 20 ottobre, e del programmato taglio di ulteriori 11 per febbraio 2011, giustificato dal Comune per i danni al manto stradale causati dalle radici e perché disturberebbero la visibilità dell’Inviolata, ricordiamo alcune circostanze:

- Sarebbe stato auspicabile che il comunicato apparso sul sito del Comune di Riva il giorno del taglio, cioè a cose fatte, fosse stato emesso qualche tempo prima, in modo da dare modo ai cittadini di giudicare sul progetto stesso.

- Come più volte espresso in diversi comunicati degli ultimi 2 anni, gli “Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro” dissentono su questa operazione, poiché i pini marittimi in oggetto potevano essere tranquillamente salvati, e i lievi danni al manto stradale da essi provocati potevano essere facilmente rimossi con interventi di ordinaria manutenzione.

- Piante ad alto fusto come quelle in questione dovrebbero essere tagliate solo in caso di grave malattia o di effettivo pericolo di crollo, evenienze non presenti in questo caso.

- Quanto alla risibile accusa di impedire la visibilità dell’Inviolata, si segnala l’esistenza, sullo stesso viale, di segnaletica stradale che ben più gravemente deturpa tale visione (vedi foto).

- Ringraziamo per l’intervento dei rappresentanti Verdi in Consiglio Comunale e in Giunta, che hanno consentito di giungere almeno alla sostituzione dei pini con altri alberi ad alto fusto, inizialmente non previsti. E ringraziamo pure la Lega di Riva per la raccolta firme effettuata per la difesa dei pini.

- Ricordiamo inoltre che i benefici effetti ambientali ed estetici di queste nuove piantumazioni previste, nonostante l’ottimistico titolo del comunicato ufficiale del Comune (“Viale Trento sarà più verde”) ci saranno solo tra 30-40 anni, il tempo necessario per le nuove piante per diventare come quelle appena tagliate. In pratica ne beneficeranno i nostri figli.

- Non vengono invece sostituiti i 12 pini marittimi del lato ovest di viale Trento, quelli a lato del parcheggio dell’oratorio, tagliati nel giugno 2008. Tale sostituzione sarebbe invece prevista dal “Regolamento per la tutela del verde urbano” adottato dal Comune il 25 settembre 2009, che recita testualmente: “Al fine di preservare la consistenza del patrimonio a verde pubblico, ogni albero abbattuto dovrà essere sostituito”.

- Poiché questo intervento fa parte di una politica del verde cittadino quanto meno discutibile e caratterizzata da un continuo impoverimento della quantità di verde urbano (vedasi ad esempio la cosiddetta Piazza della Costituzione, che meglio potrebbe essere designata piazza Sahara, o la sistemazione “provvisoria” di viale Roma con i suoi olivi in vaso, o la piazzetta Craffonara denudata dei suoi alberi, così come il “nuovo” Brolio, la “nuova” piazza del Varone, la “nuova” piazza Garibaldi, le “nuove” costruzioni con relativi tagli di alberi in via Pernici (ex-Carabinieri) o in via Restel de Fer, o gli ippocastani tagliati in piazza Catena e in via Lavino, ecc. ecc.), noi diciamo con fermezza all’Amministrazione Comunale, in particolare al sindaco Mosaner e all’assessore competente Zanoni: fermatevi!

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