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Il crematorio dove lo metto?

Luigi Francesco Traverso

Sono anni che a Trento si parla di crematorio. Le localizzazioni sono state sempre comunicate sottovoce ed hanno sempre sollevato opposizioni di vario genere da parte degli abitanti dei luoghi deputati all’insediamento. Adesso invece, forse fiutando la possibilità di un affare, ho letto che l’AMNU di Pergine, supportata dai sindaci di vari comuni, si vuole proporre per ospitare il Forno Crematorio.

Vorrei che questi signori si dedicassero alla propria attività che è quella di gestire e trattare i rifiuti solidi urbani, lasciando ad altri il trattamento delle salme dei defunti.

Vorrei che trattassero i rifiuti nel migliore dei modi e con la massima attenzione.

Vorrei che, prima di fare proposte che andranno ad incidere per il prossimo futuro sulla vita dei cittadini, provassero a parlare con la gente delle loro iniziative.

Vorrei che, nell’espandere la propria attività, non mirassero a fare affari ma si limitassero a dare un servizio di buona qualità ai propri utenti-clienti che pagano fior di quattrini per un servizio che potrebbe anche essere migliorato.

Ho visto una campagna pubblicitaria, raffigurante una maschera antigas con la quale proprio l’AMNU, giustamente, invitava i cittadini a non incenerire rifiuti nelle proprie stufe per non creare immissioni nocive nell’aria e adesso vogliono il forno crematorio?

Siamo seri. La Valsugana ha purtroppo l’onere di sopportare una grossa fetta di traffico pesante su gomma da e per il vicino Veneto, che procura problemi di inquinamento atmosferico, e non penso sia il caso di incrementare traffico e fumi di altro tipo.

Un impianto di cremazione ha ragione di esistere dove c’è tanta utenza.Mi sembrerebbe assurdo decentrare il forno crematorio in paesi che hanno altri disagi e che hanno un bacino d’utenza percentualmente piccolo rispetto alla grande città. La piana di Pergine, partendo dalla Mochena per arrivare a San Cristoforo, ha aree di pregio agricolo e molte, forse troppe aree industriali; sarebbe il caso di evitare l’insediamento del forno crematorio. Spero che il buon senso prevalga e che comunque, prima di fare scelte di questo tipo, si avvii una campagna informativa anche per conoscere il parere della gente. In fondo gli amministratori pubblici sono espressione del popolo ed allora che almeno lo informino e lo ascoltino.

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