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QT n. 5, 8 marzo 2008 Cover story

Laborfonds: i numeri, il multicomparto, il questionario

I numeri di Laborfonds

Laborfonds è il primo fondo pensione regionale, con quasi 9.000 datori di lavoro soci e oltre 110.000
iscritti: sei su dieci provenienti dal settore privato, gli altri quattro da quello pubblico. Con un incremento d’iscritti pari al 34% nel 2007 (effetto della campagna condotta lo scorso anno dai sindacati per il trasferimento del TFR nei fondi pensione), Laborfonds ha ulteriormente accresciuto il suo peso nell’ambito della previdenza complementare in Trentino Alto Adige: attualmente, infatti, aderisce al fondo quasi un lavoratore regionale su due.

Il vecchio monocomparto (l’attuale linea bilanciata) è attivo dal 2001. In sette anni ha realizzato un rendimento medio annuo del 3,17%: un punto in più dell’inflazione registrata nello stesso periodo e solo mezzo punto in più rispetto al rendimento del TFR. L’anno migliore è stato il 2005, con il 10,29%, il peggiore il 2002, quando il fondo andò in perdita del 3,3%. Nel 2007, il rendimento è stato prossimo allo zero (0,16%).

Le quattro linee del multicomparto Laborfonds

Linea garantita: l’opuscolo di Laborfonds dice che "è generalmente adatta a coloro che hanno una bassa propensione al rischio o sono prossimi all’età pensionabile". Il grado di rischio viene definito "assente"; la componente azionaria permane, ma è bassa, pari al 10%. Il capitale versato viene "garantito" da una compagnia di assicurazione (la Unipol), che inoltre garantisce un rendimento mimino del 2% annuo.

Linea prudente-etica: è "adatta a coloro che hanno una media-bassa propensione al rischio, a fronte di un medio-lungo periodo di permanenza nel Fondo". Il grado di rischio viene definito "medio-basso", e la componente azionaria può arrivare al 25% di azioni. Né il capitale né il rendimento sono garantiti.

Linea bilanciata: "è generalmente adatta a coloro che hanno una media propensione al rischio, a fronte di un medio-lungo periodo di permanenza nel Fondo". Il grado di rischio viene definito "medio", e la componente azionaria può arrivare al 40% di azioni. Né il capitale né il rendimento sono garantiti.

Linea dinamica: "è generalmente adatta a coloro che hanno una media-alta propensione al rischio, a fronte di un lungo periodo di permanenza nel Fondo". Il grado di rischio viene definito "medio-alto", e la componente azionaria è maggioritaria, potendo arrivare fino al 60% di azioni. Né il capitale né il rendimento sono garantiti.
 

Il questionario e i tre fattori decisivi per la scelta

Il questionario somministrato da Laborfonds invita l’iscritto a definire la sua posizione rispetto a tre fattori
decisivi.

Rispetto al fattore "età anagrafica", l’iscritto può trovarsi in tre posizioni: meno di 45 anni, più di 45 anni e più di dieci anni alla pensione, oppure più di 45 anni e meno di dieci anni alla pensione.

Rispetto al fattore "copertura previdenziale pubblica", l’iscritto può trovarsi in due posizioni: copertura sufficiente e copertura inadeguata. La copertura è sufficiente se l’iscritto ha versato contributi pensionistici all’INPS per almeno il 70% della propria vita lavorativa. In caso diverso, la copertura è inadeguata. Per andare sul sicuro, l’iscritto è invitato a fare un semplice calcolo: sottrarre alla propria età anagrafica 20 anni e moltiplicare per 0,70. Se il risultato è una cifra superiore al numero degli anni di contributi versati all’INPS, la copertura è sufficiente, sennò è inadeguata. Facciamo subito un esempio per capirci: Chiara, insegnante di 29 anni, versa contributi all’INPS da 4 anni. Deve dunque moltiplicare 9 per 0,70. Risultato: 6,3, a fronte di 4 anni di contributi versati all’INPS: la sua copertura è pertanto inadeguata. Se avesse versato contributi da 7 anni, viceversa, la sua copertura sarebbe stata sufficiente.

Ultimo fattore, il profilo di rischio. Per aiutare l’iscritto a definirlo, Laborfonds gli fa quattro domande, in merito agli obiettivi dell’investimento, all’attitudine al rischio, allo stile di investimento e all’investimento considerato ideale. A ciascuna delle quattro risposte viene attribuito un punteggio, tanto più alto quanto maggiore è la propensione al rischio. Alla fine, l’iscritto può trovarsi, in base alla somma dei punteggi, in due posizioni: propensione al rischio bassa oppure alta.