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QT n. 18, 30 ottobre 2004 Scheda

La tecnologia TC-PET

Una radiografia rileva, in due dimensioni come una fotografia, come le radiazioni sono assorbite dalla parte anatomica oggetto dell’indagine. La tomografia computerizzata (comunemente chiamata TAC) esegue tante radiografie in successione di sottili fette dell’organismo e il computer poi costruisce immagini del corpo "fatto a fette". Le apparecchiature più recenti riproducono immagini in tre dimensioni, dando così importanti informazioni diagnostiche sulla morfologia della zona indagata. Per lo studio funzionale (si valuta il funzionamento degli organi o, ad esempio, se una massa è una ciste oppure un tumore), spesso si fa ricorso alla medicina nucleare. Questa disciplina diagnostica utilizza sostanze radioattive iniettate nell’organismo; apposite apparecchiature esterne valutano dove, come e in che quantità la sostanza si accumula nel corpo. Le sostanze radioattive utilizzate, dette radiofarmaci, sono prodotte artificialmente; ve ne sono di vari tipi ed ognuna ha un decadimento diverso (il tempo dopo il quale il radio-farmaco è inoffensivo e inutilizzabile). Anche per evitare di far divenire il paziente radioattivo a vita, con i danni conseguenti, si utilizzano sostanze con poche ore di decadimento. Nell’esame PET sono impiegate sostanze che emettono positroni (elettroni positivi) che decadono in poche ore o in pochi secondi.

L’esame offre importantissime informazioni funzionali. Modernissime apparecchiature combinano le due metodiche: le macchine TC-PET effettuano contemporaneamente l’indagine di medicina nucleare e l’esame TAC, consentendo di avere allo stesso momento informazioni morfologiche e funzionali. Non è da dimenticare la notevole dose di radiazioni che viene erogata al paziente; anche per questo motivo non sono esami che vengono prescritti dai medici di base, ma vengono eseguiti su pazienti che hanno già seguito un particolare iter clinico-diagnostico. Queste indagini sono importantissime in oncologia.

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