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Caso Calipari: per non dimenticare

Musella Ambrosoli Caponnetto

Sappiamo bene, e la storia ce lo insegna, che la memoria individuale entra spesso in conflitto con la gestione pubblica della memoria collettiva. La memoria, infatti, può risultare talvolta un ingombro perché non adeguata ai propri fini e spesso si tenta di annullarla o di renderla inesatta e selettiva, nell’illusione di rimuoverla in quanto si temono i suoi contenuti sovversivi.

Ricordare è doloroso, talvolta scomodo, ma è importante rispettare e custodire la memoria come valore, in quanto chiave d’interpretazione dei processi umani.

Il ricordo del sacrificio di Nicola Calipari pone questioni di responsabilità e insinua il dubbio che ciò che è avvenuto avrebbe potuto anche svolgersi diversamente. Non dimenticare è l’imperativo etico che ci si pone, perché, quali cittadini italiani, siamo tutti parte lesa e abbiamo, quindi, il diritto di pretendere verità e giustizia per quella morte assurda.

Chiediamo al Presidente della Repubblica, nella cui persona riponiamo la nostra fiducia, di rendersi interprete di questa istanza e garante, come dell’unità, anche della dignità della Nazione. Invitiamo la società civile, gli studenti, il mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport, i rappresentanti delle Istituzioni e della politica, i media, a non spegnere i riflettori sul caso Calipari e ad unirsi a noi nella sottoscrizione e diffusione di questo appello.

Per aderire: info@riferimenti.org

Adriana Musella
Umberto Ambrosoli
Elisabetta Baldi Caponnetto

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