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La raccolta differenziata finirà in fumo?

Luigi Francesco Traverso

E’ passata quasi in sordina la scelta dell’Amministrazione Comunale di Trento di dare il via alle procedure progettuali per la realizzazione dell’inceneritore, o termovalorizzatore (con il secondo sostantivo si ricevono contributi dall’Unione Europea).

A prescindere dalla raccolta differenziata, sembra che per il Trentino sia obbligatorio realizzare questo forno crematorio per rifiuti urbani di qualsiasi genere e natura.

Sembra che i numeri della raccolta differenziata possano essere letti con due metri e con angolazioni differenti. Tanto differenti che da una parte si arriva alla conclusione che l’inceneritore è inutile e dall’altra, salvo dover mangiare spazzatura al posto del pane, diventa indispensabile. Noi italiani siamo veramente un popolo eclettico e fantasioso.

A prescindere però da questo problema globale, vorrei focalizzare la questione sui contenitori Tetrapak.

Leggendo le "Istruzioni per la nuova raccolta differenziata" di Trentino Servizi, mi accorgo che i contenitori Tetrapak vengono destinati nel bidone verde del residuo non riciclabile (pag. 18 delle istruzioni).

Leggendo tra le pagine di "La nuova ecologia", la rivista di Legambiente, mi accorgo che le indicazioni sono diverse. In una informazione pubblicitaria si legge "Da oggi i cartoni per bevande si riciclano insieme alla carta". C’è anche un numero verde al quale rivolgersi per informazioni su raccolta differenziata, riciclo e recupero cartoni Tetrapak ( 800855811).

Quale delle due indicazioni sia quella giusta per il cittadino, diventa difficile saperlo.

Io sono convinto che, seguendo le indicazioni di Trentino Servizi, nella provincia di Trento, con i suoi 500.000 residenti e con l’indotto derivante dal polo universitario e dal turismo, ogni giorno finiscono in discarica e non in riciclo almeno 500.000 contenitori Tetrapak di latte, succhi, vino, ecc.

Sono convinto che un approfondimento sul problema sia indispensabile. In fondo una telefonata al numero verde costa veramente poco e si potrebbe riciclare materiale che continua a finire in discarica.

Ma io faccio un ragionamento troppo semplice e che mira a differenziare al meglio i rifiuti che produciamo.

Forse coloro che sono propensi a mandare in fumo i rifiuti non hanno nessun interesse ad approfondire la questione.