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Pinter e la passione civica

Stefano Turrini

L'assessore Pinter, sull’Adige del 10 gennaio, richiama la "crisi di partecipazione" a livello comunale, in una società "dove non è facile continuare con le passioni civili che hanno animato i decenni trascorsi". "Per evitare errori - continua Pinter - cominciamo subito garantendo un maggior ruolo dei consigli comunali, ponendo alcuni paletti ai poteri dei Sindaci e assicurando regole per la partecipazione dei cittadini. Ad esempio sulle scelte urbanistiche…"

Belle parole, non c’è che dire. Ma, nel concreto, cosa succede? Vediamo un po’.

Il 10 dicembre 2000, assieme alla consigliera Del Pero, avevamo inoltrato alla Commissione Urbanistica Provinciale ed all’assessore Pinter, delle osservazioni contro la Variante al Piano Regolatore Generale di Cavalese, relativa all’area dell’impianto a fune Cavalese-Cermis. Mentre le passioni si scatenavano sulla Val Jumela, noi, nell’indifferenza generale, contestavamo una Variante con la quale si autorizzava l’urbanizzazione di aree che il PRG comunale, prima versione, tutelava invece in modo chiaro e deciso. E’ bene ricordare che il PRG era stato approvato da soli due anni!

In soldoni si consentiva la realizzazione di un mega parcheggio da circa 500 auto sulle sponde dell’Avisio, con relativo ponte pedonale coperto che, attraversando il torrente, congiungeva, il parcheggio stesso alla nuova stazione di fondovalle della cabinovia Cavalese-Cermis. E tutto questo perché? Per realizzare le infrastrutture necessarie ad una nuova pista da discesa con la quale s’intende collegare la stazione Doss dei Laresi, m.1300, alle rive del torrente Avisio, metri 850 sul livello del mare! Chiedersi quale neve potrà mai esserci a tali quote penso sia la domanda più ovvia!

A nostro avviso queste erano scelte che facevano a pugni con i più elementari principi di sostenibilità ambientale e che andavano a stravolgere alcuni punti di fondamentale importanza del PRG Comunale.

Dopo aver valutato documenti quali PRG, PUP, e via dicendo, spinti da quelle passioni civili richiamate da Pinter, avevamo inoltrato le nostre ben documentate perplessità allo stesso Pinter ed alla Commissione Urbanistica Provinciale.

Ebbene, sono trascorsi due anni, in Provincia la Variante al PRG è passata, le opere sul torrente Avisio, ben foraggiate dal solito denaro pubblico, sono state pressoché realizzate, ma l’assessore Pinter non ha mai risposto alle nostre osservazioni.

Due anni di silenzio, rotti solo da un paio di nostri solleciti.

Sul numero di Solidarietà del 16 dicembre 2002, sempre l’assessore Pinter afferma di capire "la frustrazione di un consigliere comunale di periferia" (beato lui) e definisce "sfida" il "costruire attorno al concetto di sostenibilità un progetto di coesione sociale, capace di puntare sulla qualità e l’unicità di ogni territorio".

Gli fa eco, sull’Adige del 12 gennaio 2003, il sindaco di Cavalese Gilmozzi, in veste di presidente del Consorzio dei Comuni Trentini, che collega "l’orgoglio di appartenere ad una comunità e di esserne amministratori" ad "un livello di coesione sociale (e ci risiamo), di voglia di fare, di fiducia nel proprio futuro…".

Partecipazione dei cittadini, passioni civili, frustrazioni, paletti per i sindaci, coesioni sociali, orgoglio di appartenenza, sostenibilità, ruolo dei consiglieri comunali, sfide!

Quante parole! Belle, bellissime, così belle che si possono infilare in ogni discorso, senza dispiacere nessuno.

Ma sulla Variante in riva all’Avisio, le parole giuste non sono state ancora trovate, vero assessore Pinter?

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