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Bollette “pazze”: che fare?

Federconsumatori -Cgil

Presso le sedi Federconsumatori di Trento (via Muredei, 8), Rovereto (via Maioliche, 54/H), Riva del Garda (viale Liberazione), sono disponibili i moduli per la disdetta del canone di noleggio e manutenzione dell’apparecchio telefonico e degli accessori (suoneria, doppia spina, ecc.) da inviare alla Telecom.

Federconsumatori invita a verificare se tali voci sono ancora presenti sulla bolletta, poiché, finché non viene data formale disdetta l’azienda telefonica le continua a calcolare. Si tratta normalmente di 5 euro a bimestre, ma a volte anche più.

Agli utenti che si sono visti recapitare fatture spropositate in ordine al proprio normale traffico telefonico, dovute a servizi speciali, consigliamo di sporgere denuncia alla polizia postale contro ignoti per truffa, precisando che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con direttiva 902 del giugno 2002, ha considerato illegale acquisire prodotti o servizi caricando i costi direttamente in bolletta telefonica.

Questa operazione, secondo Federconsumatori, deve essere accompagnata da una seconda, che consiste nell’inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno a Telecom Italia (via Carducci 24, 30174 Mestre), nella quale si comunica la denuncia fatta alla polizia postale e si dichiara la propria disponibilità ad effettuare il pagamento della bolletta, scorporato dell’importo relativo al costo dei numeri speciali, fintanto che l’Autorità garante non si sarà pronunciata sulla vicenda.

Federconsumatori chiede poi che l’azienda Telecom applichi la direttiva europea con la quale si prevede una chiave gratuita di disabilitazione dei numeri-truffa, quelli che sono invece definiti "speciali" dall’azienda.