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Non ditelo in giro

Quella di oggi è un’indicazione sussurrata tra i denti. Un indirizzo consigliato sottovoce. Racconto di un posto dove spero non vada mai nessuno. Oltre a me, naturalmente. È difficile da trovare in internet, e non più semplice è giungerci per davvero. Se però credete di esservi perduti, forse siete sulla buona strada. L’antico maso è in costa. Lungo e stretto, sembra un gigante appoggiato su un fianco. Fienile, stalla, stube, campagna. I terrazzi di vigne guardano verso sud e sembrano disegnati, poi un balzo e la piana di Bolzano. Tutto sopra e attorno, un bosco di castagni. In autunno è bello da non credere. Ci vive e lavora una famiglia altoatesina indaffarata con bestie, campagna ed ospitalità.

Due le stube, la prima più antica, tutta di legno con tavoli grandi e quadrati. La seconda appena più moderna. Dalle piccole finestre di legno si guarda a picco sulla Valle dell’Adige come dall’oblò di un aeroplano. Se cercate un ristorante, andate altrove. Qui si è ospiti graditi, ma di una casa. Il menù non c’è. I canederli invece ci sono sempre, e son da applauso. Allo speck, col fegato, ai formaggi, alle erbette. In brodo oppure al burro. Prima, se apprezzate, è d’obbligo una fetta del loro speck, con rafano e cetrioli. Ma una davvero, perché è alta come un dito. I salumi sono i loro, e anche le carni che vi propongono per secondo. Patate arrosto e crauti hanno il sapore dei pranzi delle domeniche e i succhi, il mosto e le castagne vi faranno compagnia fino a tardo pomeriggio.

Come? Il nome?Ah...sì, giusto...va...bene: Lossmanhof.

Loossmannhof, Signat 177, Ritten/Oberbozen, 39059 Bolzano, Tel. 0471 365551.