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Il parcheggio che non ti aspetti

Paolo Barbagli

“Il parcheggio interrato all’ex tennis fa parte delle priorità di questa giunta e vogliamo portarlo a casa. La consideriamo un’operazione strategica che ci permetterà di ripensare alla sosta intorno al Casinò e di dare ossigeno alle esigenze del futuro teatro al Quisisana” (Stefano Bresciani, Assessore di Arco, Trentino 25 settembre).

Leggendo questa decisa dichiarazione dell’assessore Bresciani sarebbe logico pensare che questa operazione strategica e prioritaria faccia parte, e venga menzionata con evidenza, nel corposo programma di governo con cui l’attuale maggioranza si è presentata agli elettori pochi mesi fa. E invece, leggendo e rileggendo le 24 pagine programmatiche, sottoscritte da tutte le forze politiche che sostengono il sindaco Betta, compreso il PATT che ha come referente politico proprio Bresciani, di quel parcheggio non vi è traccia.

Vi è menzionato invece il Piano Urbano della Mobilità (PUM), approvato da meno di un anno dal Consiglio comunale. Andiamo quindi a controllare se il PUM prevede dei nuovi parcheggi a servizio del centro storico, e se li prevede all’ex tennis.

Ecco quanto è scritto al proposito (pag. 190): “Il sistema della sosta allo stato attuale pare rispondere in modo egregio alle necessità della città e dei sui utenti, e risulta ben equilibrato fra le diverse tipologie di utenti. Esso deriva dalla recente applicazione di un piano della sosta e sembra aver trovato un buon equlibrio anche rispetto alle esigenze delle varie forze sociali indirettamente o direttamente interessate. Si ritiene che quindi nel breve termine, oltre alla definizione di due nuovi parcheggi (uno in prossimità dell’ospedale San Pancrazio e uno a Porta Scaria), null’altro debba essere attuato. Una volta applicato il Piano, nel medio-lungo termine, andrà invece preso in considerazione la possibilità di intervenire con la riduzione dei posti auto più centrali, al fine di ridurre ulteriormente la necessità di accesso in auto al centro. In particolare si propone l’eliminazione (o riduzione) dei posti a pagamento dietro al Casinò e la realizzazione di solo posti a pagamento a Foro Boario, eventualmente ridotti in numero”.

Pertanto il PUM, che è il documento programmatico che fa testo nel campo della mobilità e dei parcheggi, non solo non prevede il parcheggio all’ex tennis, ma prefigura una riduzione dei parcheggi in centro, al fine di ridurre l’accesso in auto.

Domanda: qualcuno della Giunta ha mai letto il proprio programma e il PUM, che dovrebbero attuare? E se sì, questi due documenti sono carta straccia?

Paolo Barbagli, presidente Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro

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