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Euregio o Ein Tirol?

Qualcuno a Bolzano rimpiange le sedute congiunte dei Consigli del Land Tirol e dell’Alto Adige; ma a Innsbruck di un ritorno alle sedute “a due” non si vuol sentir parlare.

Ovviamente, il Presidente Dellai s’incazza. A Innsbruck però, il “business as usual” regna supremo, sebbene dietro le quinte si noti un certo subbuglio. A Bruxelles, invece, nella comune casa dell’Euregio Tirolese, in Rue de Pascal, si celebra il solito Andreas Hofer con una grande esposizione sul “giubileo” 1809-2009, aperta in pompa magna, come ci informa diligentemente il sito del “ufficio transfrontaliero” www.europaregion.info/it.

Herwig van Staa

Il quale ci informa anche che già nel lontano 1995, “le tre parti che storicamente formavano il Tirolo”, con una comune rappresentanza, hanno voluto “dare un segnale esemplare di come tre territori confinanti, con tanti elementi in comune, possano presentarsi congiuntamente sulla scena europea”. Anche se la versione sudtirolese preferisce sottolineare che originariamente si trattava di un’iniziativa della Provincia di Bolzano assieme alla Camera di Commercio. I fratelli sudtirolesi ci tenevano a differenziarsi dei cugini trentini...

Questa “casa comune” risale ai tempi d’oro della grande amicizia fra il nostro van Staa e Lorenzo il Magnifico, allora sindaco di Trento, e del “patto di amicizia” fra Innsbruck, Bolzano e Trento. Erano anche i tempi d’oro delle sedute congiunte delle assemblee legislative di Trento, Bolzano e Innsbruck, che si riuniscono, di norma, ogni due anni. Le sedute a tre, sin dall’inizio, avevano sì in mente la storia comune del vecchio “grande Tirolo” multietnico e multilingue, ma volevano concentrarsi sulla cooperazione economica, sociale e culturale, sia per rafforzare la concorrenzialità su scala europea che per difendere il territorio alpino contro uno sviluppo insostenibile.

Insomma, proprio il contrario della visione etnico-nazionalista dell’Ein Tirol germanico. Il che non è mai piaciuto né alla destra della SVP né ai Freiheitlichen e agli ultranazionalisti fra Schützen e compagnia bella, tipo Eva Klotz. La quale col suo collega della Südtiroler Freiheit, quando già si era stabilito che l’organizzazione della prossima seduta a tre sarebbe spettata, per l’autunno di quest’anno, a Trento, ha presentato il 13 gennaio una mozione nel Consiglio di Bolzano “riguardante il ripristino della seduta congiunta della Dieta regionale del Tirolo e del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano”.

Una vera mina vagante, con la miccia ancora accesa, sicché il Consiglio, il 3 marzo, ha votato a grandissima maggioranza (contrari i soli Verdi) una versione leggermente ritoccata, per guadagnarsi anche le firme della SVP. Una cretinata, come ognuno può controllare nei verbali. Mentre “la seduta congiunta delle tre assemblee legislative è - bontà loro - senz’altro un’istituzione di interesse, che rispecchia l’idea del Tirolo storico in una forma nuova”, “non si può negare che fra Land Tirolo e Alto Adige i punti comuni sono molto maggiori. Anche solo per la lingua e cultura comuni”. Senza voler essere - dichiaratamente - in concorrenza con le sedute a tre, dove si può continuare di discutere su vaghezze europee, le sedute a due dovrebbero impegnarsi sulle cose serie “della concreta collaborazione” fra Sudtirolo e Land Tirolo, e dunque il Consiglio incarica la Presidenza “di prendere contatto con gli uffici competenti di Innsbruck per predisporre congiuntamente il ripristino delle sedute a due”.

Gli uffici competenti, a quanto se ne sa, sono tutt’altro che felici. In una riunione dei capigruppo, ci conferma il capogruppe dei Verdi Georg Willi, sia Verdi che Socialdemocratici hanno annunciato che di riunioni a due non se ne parla; se i popolari si metteranno d’accordo con la SVP, fatti loro: Verdi e Socialdemocratici diserteranno tali sedute. Anche il presidente del Consiglio provinciale, van Staa sarebbe d’accordo con quanto ha detto il consigliere Dello Sbarba nel dibattito di marzo a Bolzano: invece di tornare indietro, bisogna rafforzare la cooperazione fra Trento, Bolzano e Innsbruck, “territori che hanno una storia comune, che è la radice da cui si può sviluppare soprattutto un futuro comune”.

Fra i Comuni di Innsbruck e Trento, la cooperazione continua tranquillamente ed anche senza grandi annunci, sebbene nella segreteria della sindaca Zach qualche irritazione sull’exploit del Consiglio a Bolzano non la vogliano nascondere: cooperazione sul bilinguismo delle scuole medie, scambio di idee fra vari dipartimenti dell’amministrazione e così via.

Business as usual, come dicevamo all’inizio. Meno male.