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QT n. 19, 7 novembre 1998 Servizi

I candidati sulla bretella

Le forze politiche richieste dicono le loro intenzioni a proposito della viabilità rotaliana. Molti silenzi e alcune miracolose conversioni.

La questione della viabilità è per ora, nella Rotaliana, l'argomento principale della campagna elettorale. Se il candidato non osa affrontare lo spinoso problema, c'è quasi sempre qualcuno, tra il pubblico, a riportare l'argomento al centro della serata. E, a quanto pare, quasi tutti si dicono contrari ai progetti fin qui sostenuti dalla Provincia. Accadono perfino conversioni miracolose. L'ultimo in ordine di tempo ad essere colpito sulla via di Damasco è stato il vice sindaco di Mezzolombardo, fino a ieri sfegatato sostenitore dei progetti provinciali, oggi candidato nella formazione di Trentino Domani e diventato improvvisamente paladino della tangenziale in galleria. D'altronde sarebbe stato difficile conciliare la propria presenza in lista con quella del consigliere uscente Renzo De Stefani che, con il collega Pinter, è stato ed è uno dei più fieri avversari dei progetti Sepi.

Campagna elettorale a parte, a tenere desta l'attenzione ci aveva già pensato il Comitato AntiSepi, l'organizzazione fatta di associazioni e amministratori locali che si battono per la soluzione in galleria e contro l'ipotesi ufficiale, la cosiddetta Sepi, che è invece destinata a spaccare in due la fertile piana. A inizio estate il Comitato aveva sollecitato le forze politiche a prendere posizione, in vista delle elezioni, sul problema della viabilità locale. Con una breve nota, si chiedeva inoltre la disponibilità delle stesse forze politiche "a impegnarsi pubblicamente ad esprimere voto contrario in sede di Consiglio provinciale... quello di prossima elezione, ad ogni ipotesi di viabilità a nord di Trento che sia comunque ricollegabile anche solo parzialmente ad una delle varianti Sepi ad oggi proposte ". In questi giorni il Comitato ha reso note le risposte. Non tutte le forze politiche hanno preso posizione: rispetto alle 20 lettere inviate è arrivata una decina di risposte. Un risultato che ha creato qualche delusione e tensione nell'associazione. Ma i numeri possono trarre in inganno: se è vero che solo una parte ha risposto, tra quelli che lo hanno fatto, ci sono i partiti o le liste di cui si annuncia il successo elettorale. Tra i "grandi" manca solo il Patt che non ha voluto esprimersi. Per il resto, Forza Italia, Lega Nord, la lista civica Margherita e DS si dichiarano esplicitamente contrari alle progettazioni Sepi e auspicano soluzioni alternative che i primi tre gruppi individuano nelle costruzione della galleria (lunga o corta che sia) ad ovest di Mezzolombardo. Pur trattandosi di forze politiche o liste che difficilmente saranno destinate a lavorare assieme, stando ai sondaggi rappresentano in ogni caso una potenziale maggioranza anti Sepi. Insomma, nel prossimo Consiglio gli attuali progetti di viabilità dovrebbero trovare pochi sostenitori. E salvo piroette sempre possibili, il problema del traffico nella Rotaliana potrebbe trovare finalmente soluzione. Hanno dichiarato il loro sostegno alle tesi dell'associazione anche Solidarietà e Progetto Rete che per altro hanno formato una lista unitaria con i DS, il Comitato per l'Ulivo (con qualche ambiguità), Unitalia e il consigliere uscente Mauro Delladio. Per la galleria corta si sono detti disponibili anche i Verdi.

Tutto bene quindi? All'interno del Comitato c'è estrema prudenza: alcuni hanno espresso delusione per la sostanza delle risposte, altri rabbia per il defilarsi di alcune forze che si dava per scontato dalla parte della galleria (come il Centro dell'assessore uscente Giovanazzi, che però è in cordata con Zanoni che di galleria non ha mai voluto saperne). Ma all'ultimo minuto, dopo essere stati sollecitati, hanno risposto anche quelli del Centro, facendo sapere che loro, di strade, ne vorrebbero addirittura due: la galleria, ma anche il collegamento col casello autostradale di S.Michele.

Docce scozzesi anche all'interno della sinistra, già scottata a suo tempo dalle inspiegabili (e mai spiegate) prese di distanza di alcuni consiglieri provinciali. Per rendere più stringente l'impegno dei DS alle prossime elezioni, in occasione di una serata in quel di Mezzolombardo, è stato sottoposto ai 15 candidati presenti un breve documento che indicava chiaramente nella galleria la soluzione all'annoso problema della viabilità locale e che rivendicava con orgoglio il lavoro fatto dai militanti della sinistra per proporre e sostenere in ogni sede il tracciato alternativo. Solo otto hanno sottoscritto il documento. Tra questi ovviamente Paolo Fedrizzi. candidato di zona e colonna del Comitato AntiSepi, Roberto Pinter. Margherita Cogo ed altri, tra i quali il candidato della Val di Non Mario Chini. E' importante che il candidato noneso della sinistra risulti in sintonia con i cugini della piana, perché nel recente passato, invece, i sindaci del centrosinistra (e perfino la Cgil della Val di Non) non si erano limitati a chiedere una soluzione per la loro valle, ma avevano fatto pressioni e sponsorizzato apertamente l'ipotesi più devastante.

Qualche candidato, non conoscendo a menadito la questione, ha chiesto tempo per riflettere. Il consigliere uscente Bondi, che invece a menadito dovrebbe conoscerla, ha svicolato.

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