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QT n. 5, 6 marzo 1999 Servizi

Quali orizzonti per l’artigianato trentino?

L’artigianato trentino va in mostra, ma continua la ricerca di nuovi spazi.

Luca Petermaier

"Piccolo è bello". Può essere questo lo slogan dell’esposizione "Arredi e complementi per la casa", organizzata dal CTE (Centro Trentino Esposizioni) in collaborazione con l’Associazione Artigiani e piccole imprese della Provincia di Trento, ed inaugurata qualche giorno fa presso il nuovo salone espositivo di via Briamasco.

Un appuntamento interessante, in particolare per chi è alla ricerca di idee nuove e originali che diano una rinfrescata al proprio arredamento casalingo. Ma soprattutto un’iniziativa per promuovere e offrire spazi all’artigianato trentino.

L’esposizione è un mix di tradizione e novità, dove comunque il legno la fa da padrone, soprattutto nelle belle realizzazioni degli artigiani della Val di Sole. E quindi cucine e salotti, ma anche bagni su misura e su disegno, fino allo stand con materassi di ogni tipo.

Nutrita anche l’esposizione delle lavorazioni in ferro, con ringhiere, cancelli, e - pezzo pregiato - una scacchiera-tavolo con relative pedine anch’esse in ferro lavorato. Ma non mancano gli accessori di uso più strettamente domestico, come lampade, candelabri, portafiori e attaccapanni. Molto interessanti anche gli stand di lavorazione artistica di oggetti e complementi in marmo, granito, pietra e di rivestimento in ceramica.

Entrando nel merito dei singoli espositori, pochi i casi di prodotti banali, da grande magazzino per intenderci; fra le notazioni positive, invece, una nota di merito va riservata allo spazio di una ditta di Mattarello che espone delle splendide stufe a olle, magari un po’ scomode per riscaldare, ma bellissime da esibire a mo’ di arredo.

Una citazione poi la merita Pierangelo Corradi di Trento, per le pitture e le decorazioni con intonaci colorati in bassorilievo, oltre alla Galleria d’arte "A 4 Quadrifoglio" per la produzione oggettistica del vetro, e la Terzo Fuoco di Rovereto, che propone delle interessanti decorazioni su vetro.

La palma dello stand meno tradizionale va certamente alla ditta Lampa di Trento, che ha fatto vedere come anche con un materiale non nobile come il plexiglas, se lavorato con fantasia, si possano realizzare degli accessori utili, semplici ed essenziali, come dei mini-tavolini, degli orologi da muro e soprattutto degli originalissimi portafiori da riempire d’acqua ed appendere alla parete.

Esame superato dunque sia per i piccoli artigiani del Trentino che hanno esibito, sia per il rilievo (anche se con un ordine a volte non proprio coerente) con cui il CTE ha dato loro spazio. Un’esposizione all’insegna della qualità, più che della quantità.

E infatti l’obiettivo del CTE è proprio questo, come ci conferma il suo direttore Corrado Tononi: "Il nostro intento in questa esposizione, come per quelle che seguiranno, è stato quello di individuare una nicchia di mercato su cui concentrarsi, ricercando settori specifici all’interno dell’enorme mondo dell’artigianato."

In effetti Bolzano e Verona sono realtà fieristiche ed espositive decisamente più grandi di Trento. Una competizione con loro sul piano esclusivamente della quantità diventerebbe una sfida dalle sorti piuttosto incerte. "La nostra politica - dice a riguardo Tononi - si deve concretizzare necessariamente in una sfida qualitativa rispetto alle macro-esposizioni delle due città vicine. Piccoli eventi come questa mostra sull’artigianato per la casa sono manifestazioni alternative, che richiamano un target di pubblico parzialmente diverso e spesso più specializzato rispetto a quello che normalmente frequenta le grandi esposizioni."

Coerente con questa filosofia, e nel tentativo di incentivare sinergie nuove e stimolanti, è il progetto di creare una rete di collaborazioni con diversi comuni della provincia di Trento. Un primo risultato si è gia avuto con Cavalese, con cui il CTE ha collaborato in una recente esposizione allestita in val di Fiemme, approfittando di un evento di grande richiamo come la Marcialonga. Ma anche col comune di Rovereto (che ha una tradizione espositiva di antica data) sono in corso trattative perchè diventi socio del CTE.

La filosofia del piccolo è bello pare funzioni. Ma attenzione al rischio dell’autoconfinamento: in fin dei conti, grande non fa necessariamente rima con brutto.