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Mucche e cellulari

Quando la natura ci presenta il conto...

La notizia sulla pericolosità dei cellulari per la salute, data dallo scienziato inglese Hyland, non è stata diffusa: i suoi studi sono ignorati dalle organizzazioni riconosciute dagli Stati e dalle lobby economiche che spesso si nascondono dietro di esse, avendo tutto l’interesse ad offuscare i risultati della scienza "non ufficiale". Occorre riconoscere d’altronde che negli ultimi tempi la magistratura ha mostrato una certa sensibilità in ordine alla problematica elettrosmog.

Abbiamo informato in dicembre come il TAR di Trento abbia intimato alle compagnie di telefonia mobile di rimuovere le antenne precedentemente installate; è di pochi giorni fa la notizia che il tribunale della libertà di Roma ha chiesto il sequestro dell’antenna di Radio Maria. Si tratta della prima ordinanza in Italia che blocca l’installazione di antenne che superano il limite previsto dalla legge, ed anche il Papa è intervenuto a favore del Codacons per la richiesta di sequestro di quell’antenna. Con tale ordinanza si consente a qualsiasi Procuratore della Repubblica di qualunque angolo del nostro paese di avere un efficace rimedio contro l’installazione selvaggia di antenne.

L’ordinanza ricorda che"la Corte di Cassazione ha più volte enunciato il principio secondo il quale il fenomeno della propagazione delle onde elettromagnetiche è astrattamente riconducibile alla previsione dell’articolo 674 C.P. (che vieta la diffusione nell’ambiente di sostanze pericolose)....Orbene, una volta ammesso che l’inquinamento elettromagnetico può integrare il reato di cui all’articolo 674 C.P., è di tutta evidenza che i fatti rappresentati dal Pubblico Ministero corrispondano almeno astrattamente alla fattispecie contravvenzionale di cui sopra".

Il morbo della mucca pazza ha solo evidenziato, per espressa affermazione delle istituzioni inglesi, quello che le associazioni dei consumatori da anni cercano di comunicare alla popolazione: interessi economici e commistione di interessi pubblici e privati possono nascondere la verità ed impedire di adottare misure di precauzione per la tutela della salute e dell’ambiente dei cittadini.

Molti utenti genitori ci hanno telefonato allarmati per l’uso della carne rossa nelle mense scolastiche trentine, poiché hanno avuto risposte al quanto contraddittorie dalle autorità preposte al servizio. Infatti, si è genericamente affermato che non c’è alcun pericolo. Ad alcuni si è detto di stare tranquilli perché la carne somministrata nelle mense è trentina e dunque senza alcun rischio; ad altri, che facevano notare come in alcuni appalti vi è scritto che la provenienza è irlandese, veniva risposto di non preoccuparsi, poiché da quel paese non esiste pericolo di mucca pazza, mentre i dati ci dicono invece che l’Irlanda è uno dei paesi dove si è verificato il maggior numero di casi dopo il Regno Unito.

Troppo forti risultano le lobby economiche che minacciano ritorsioni nei confronti di chi non si omologa alle loro richieste e lo sa bene chi, come noi, subisce processi penali per aver chiesto che anche la scienza che non riceve finanziamenti dalle imprese possa esprimere l’esito dei propri studi.

Per passare a un ultimo tema, secondo gli scienziati "non allineati" l’effetto serra sta procedendo a ritmo più veloce rispetto a quanto preventivato; non si è voluto infatti da parte degli USA interrompere la produzione di bombolette contenenti CFC per non danneggiare le multinazionali che avevano effettuato ingenti investimenti nel settore; di pari passo continua la desertificazione del pianeta con distruzione di foreste e boschi e aumento sempre maggiore di cementificazione; per non parlare poi dei disastri ecologici determinati da errori umani, come recentemente avvenuto nelle isole Galapagos.

Il conto che la natura comincia a presentare all’umanità per avere stravolto il rapporto precedentemente esistente comincia ad essere pesante e non si sa fino a che punto si riuscirà a saldarlo.

Come nel caso della mucca pazza, anche in quello dei campi elettromagnetici e dell’effetto serra, è sempre e soltanto il limite di precauzione quello che può e deve salvaguardare la salute dei cittadini, impedendo in tal modo un disastro ecologico e sanitario per motivi di interesse economico.