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QT n. 3, marzo 2009 Trentagiorni

PD “incenerito”

Roberto Bombarda

Anche sulla questione inceneritore il PD non perde occasione di rivelare la propria subalternità a Lorenzo Dellai. Non solo in Alberto Pacher, sempre più vassallo del Presidente, ma anche nei fautori del fantomatico "nuovo corso" del partito.

Il 25 febbraio si trattava di votare in Consiglio Provinciale la mozione con cui il Rodolfo Borga del PdL (sarà lui il nuovo referente di chi ha a cuore ambiente e salute in Trentino?) voleva impegnare la Giunta ad approfondire, in merito allo smaltimento dei rifiuti, ipotesi diverse dall’incenerimento. Roberto Bombarda dei Verdi, coraggiosamente, la votava. Bruno Firmani dell’IdV, meno coraggiosamente, si asteneva. Cosa accadeva invece nel Partito Democratico?

Mentre Pacher, nel corso del dibattito, sproloquiava asserendo che la raccolta differenziata serve all’incenerimento, Mattia Civico incassava il naufragio di un testo alternativo a quello di Borga, più morbido, al quale aveva lavorato per impegnare comunque la Giunta a valutare "l’opportunità dell’inceneritore". Per Dellai, furibondo, è stato un giochetto ottenere la sparizione di quella parolina pesantissima, opportunità, con cui è sparita anche l’intera proposta di Civico. Il quale infine si allineava, come tutti i suoi compagni di partito, votando contro la mozione di Borga.

Sarebbe questo l’impegno per l’ambiente del PD?