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Questioni di soldi

Una tredicesima senza salassi; ancora cartelle pazze; la giornata del risparmio; una nuova tassa sulla casa; eccetera...

Salviamo la tredicesima. E’ finalmente partita la campagna dell’Intesa dei consumatori denominata "Salviamo la tredicesima", finalizzata a combattere il caro-vita e consentire ai consumatori di passare tranquille festività senza vedere prosciugata la tredicesima e senza rinunciare ai consueti regali.

Nell’ambito di tale iniziativa, nella settimana che va dal 16 al 23 dicembre verranno allestiti nelle principali piazze di tutta Italia (ci auguriamo che sia possibile anche a Trento se alle associazioni dell’Intesa daranno una mano anche i consumatori) dei "Punti risparmio", in cui verranno venduti prodotti alimentari tipici del Natale come panettoni, pandori, torroni, ma anche libri e regali di varia natura, tutti a prezzi bassissimi per consentire al consumatore di effettuare acquisti senza svuotare le tasche. Inoltre i negozi e i supermercati che aderiranno alla campagna dell’Intesa, potranno esporre sulle vetrine un apposito "bollino sconto", che servirà a riconoscere gli esercizi che, aderendo all’iniziativa, effettueranno sconti diretti alla cassa; così il consumatore potrà individuare i negozi più convenienti e preferirli a quelli che invece non aderiranno all’iniziativa.

L’Intesa dei consumatori, inoltre, avvierà, sempre sotto Natale, il "boicottaggio della spesa più cara": verranno cioè individuati quei beni il cui prezzo è salito maggiormente negli ultimi mesi e i cittadini verranno invitati, dal 16 al 23 dicembre, ad evitarne l’acquisto.

Parallelamente diffonderemo, anche tramite i siti Internet delle proprie associazioni, una "Guida all’acquisto dei regali di Natale", nella quale verranno elencati doni, oggettistica e beni vari da mettere sotto l’albero, il cui prezzo è inferiore ai 10 euro, così da consentire un sensibile risparmio per il consumatore senza però rinunciare ai regali.

All’interno della campagna di Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori trova spazio anche un "Menù di Natale al risparmio": una cena natalizia completa, cucinata con prodotti di qualità e a basso costo, in modo da evitare il solito salasso del cenone natalizio, che risulta sempre più costoso a causa dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.

Anche il prezzo della benzina è nel mirino della campagna "Salviamo la tredicesima": da ottobre l’Intesa ha iniziato un monitoraggio sul prezzo del carburante alla pompa, controllo che si concluderà il 15 dicembre. La compagnia che nel periodo analizzato avrà fatto registrare il prezzo medio più alto sarà oggetto del boicottaggio dell’Intesa, boicottaggio che si protrarrà per tutto il periodo delle festività.

Il 7 novembre, infine, si è svolto un ulteriore incontro tra l’Intesa dei consumatori e le organizzazioni dei commercianti, dei produttori e della grande distribuzione che ha dato luogo ad importanti adesioni alla campagna "Salviamo la tredicesima" da parte di commercianti, produttori, distribuzione e singoli imprenditori. Siamo ora in attesa di una risposta definitiva sull’adesione anche da parte di Confesercenti, Coop e Cna.

Cartelle pazze. Da Rovereto, M. M. ci segnala una nuova ondata di cartelle pazze, e G. V. una nuova serie di prefissi telefonici fatturati e non dovuti in quanto non richiesti, sulla bolletta Telecom. Come Intesa dei consumatori sono stati predisposti diversi modelli sia per ottenere il risarcimento danni, sia per stornare gli importi telefonici non dovuti.

Nel caso di cartelle pazze, chi ha subito danni potrà chiedere fino a 2.500 euro di risarcimento all’Agenzia delle entrate e al ministero dell’Economia. Sulla scia della sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha sanzionato pesantemente Consob e altri responsabili per omessa vigilanza, L’Intesa ha inserito, nei siti delle associazioni che la compongono (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori ) un modello attraverso il quale i "dannati" delle cartelle pazze potranno chiedere il risarcimento dei danni. Stress, soldi e tempo perso, fino a 2.500 euro, potranno essere risarcite dall’Agenzia delle entrate e dal ministero dell’economia, responsabili, secondo noi, di quello che ormai sta diventando un vero e proprio flagello per i contribuenti italiani.

A proposito poi degli importi fatturati e non dovuti inseriti sulla bolletta telefonica, anche per questo caso sui siti dell’Intesa esistono i moduli per inviare alla Telecom l’invito formale di storno per gli importi non dovuti. Qui occorre però inviare anche la denuncia di presunta truffa telefonica alla sezione di polizia postale locale (anche tale modello è presente sui siti delle associazioni dell’Intesa ).

La giornata del risparmio. Il 31 ottobre scorso si è celebrata la giornata del risparmio: mentre il direttore della banca d’Italia Fazio e il ministro dell’economia Tremonti celebravano questa ricorrenza a Piazza della Cancelleria a Roma, l’Intesa dei consumatori, nella stessa piazza, ha avviato un corteo funebre, trasportando a spalla una bara (assai corteggiata da fotografi, telecamere e giornalisti) per celebrare il funerale del risparmio. Dentro la cassa, c’era appunto il risparmio, rappresentato per l’occasione da estratti conto postali, bancari, da assegni, bollette, cedole, buoni fruttiferi, titoli e quant’altro.

Tra le cause della morte del risparmio ricordiamo:

- Conti correnti bancari: il costo annuo di un c/c bancario per un cittadino medio ammonta a 412,04 euro: +13.1% rispetto al 2002.

- Bond Argentini: 14,5 miliardi di euro collocati in Italia presso 450.000 risparmiatori. In due anni si sono avuti mancati introiti per scadenza obbligazioni pari a 2,6 miliardi di euro.

- Bond Cirio: 1,125 miliardi di euro collocati presso 35.000 risparmiatori;

- Crac finanziari: in 20 anni 235.000 risparmiatori coinvolti in crack finanziari per un importo complessivo superiore a 8.000 miliardi di euro;

- Caro-vita: in due anni il caro-prezzi e il caro-tariffe è costato 2.800 euro alle famiglie italiane.

- Banche: in Italia 4 banche possiedono il 57,8% del capitale, 8 istituti di credito il 75,3% della Banca d’Italia (chiamata a vigilare sull’operato delle banche).

Come si può constatare siamo in presenza di una situazione che impedisce ai cittadini di sostenere un risparmio corretto. L’Intesa dei consumatori tristemente commenta che sarebbe forse meglio mettere sotto il materasso quei pochi soldi che con fatica si risparmiano invece di correre il rischio di essere coinvolti in investimenti folli appioppati da banche e incoscienti promotori finanziari con il benestare di BankItalia e Consob.

Il calcio "nel pallone". D. di Bolzano vuole sapere se i piccoli azionisti, che hanno investito i propri risparmi in alcuni club calcistici, potrebbero essere coinvolti nel crac finanziario di tali club in seguito alla decisione della Commissione UE, che ha sollevato dubbi sulla legittimità del "decreto salvacalcio" emanato dal nostro Governo.

Vogliamo tranquillizzare il consumatore di Bolzano: il Codacons si è dichiarato disponibile a difendere gli azionisti delle società quotate in Borsa (Roma, Lazio e Juventus) che potrebbero subire un crack finanziario in caso di annullamento del decreto. Ma secondo noi, quel decreto è assurdo e illegale, perché potrebbe aver portato ingiusto vantaggio ai titoli delle società calcistiche quotate in borsa. Se così fosse, basterebbe fare leggi ad hoc per salvare i titoli in crisi. Per salvare il calcio italiano occorre piuttosto ridurre i compensi folli elargiti a calciatori e allenatori, riportandoli entro canoni più accettabili.

Una nuova tassa sulla casa? G. C. di Trento ci chiede se risponde al vero la notizia in base alla quale nella prossima finanziaria sarebbe prevista una nuova tassa sulla casa.

In effetti nella finanziaria, che è in discussione in Parlamento, nell’art. 40 (norma sulla protezione civile) sono stati enunciati alcuni criteri per introdurre un regime assicurativo a tutela dei danni da catastrofi ambientali. L’Intesa dei consumatori ha invitato tutti i parlamentari a respingere il tentativo di affidarsi al sistema assicurativo, che non ha dato, soprattutto ultimamente, segnali positivi in merito alla qualità del servizio.

Il nostro auspicio è che il Governo ritiri l’art. 40 e inizi un confronto con le associazioni dei consumatori, i ministri interessati e l’ANIA per individuare la strada più giusta per affrontare un tema importantissimo per tutti i cittadini.

Il progetto VICO II. Sta per entrare nella fase operativa il progetto VICO II. Si tratta del 3° bando del 2003 per la selezione di 18.845 volontari da impiegare in progetti di servizio civile in Italia a all’estero, ai sensi della legge 6 marzo 2001, n.64 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, IV serie speciale-concorsi n. 85 del 31/10/ 2003 (vedi sul sito Internet www. gazzettaufficiale.it ).

La domanda di partecipazione va indirizzata direttamente alla sede che realizza il progetto prescelto (nel nostro caso la sede locale di Adoc o Codacons o Federconsumatori) entro il 1° dicembre; dal 5 al 15 dicembre, poi, le tre associazioni assieme potranno procedere alle selezioni per colloqui, sulla base di un questionario predisposto; esiste una griglia di valutazione, predisposta dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, per attribuire i punteggi per quanto riguarda i titoli presentati.

Gli interessati possono scaricare dal sito della Gazzetta Ufficiale le informazioni sul bando o rivolgersi alle associazioni dei consumatori per ulteriori ragguagli.