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Lo scandalo della Protonterapia

Francesco Piscioli

La Protonterapia determina benefici su un numero esiguo di pazienti oncologici. Sarebbe pertanto un trattamento che un Servizio Sanitario non dovrebbe adottare quando altre terapie più efficaci sono disponibili per gli utenti. La Giunta Provinciale ha deliberato 4,5 milioni di euro in tre anni per la realizzazione di un centro di Protonterapia. Il prof. Leonardi è stato nominato responsabile di una Agenzia Provinciale per la realizzazione di un centro di Protonterapia medica con "un compenso annuo al lordo di ogni onere e delle ritenute di legge pari a 160 mila euro, integrato di una ulteriore quota fino al 10% del medesimo erogabile a consuntivo e in proporzione ai risultati di gestione ottenuti".

Il Trentino è privo di Camera Iperbarica, con cui si ottengono eccellenti risultati di guarigione in un numero crescente di malattie. I pazienti devono recarsi a Bolzano con profondo disagio per lo spostamento e le liste di attesa. Il suo costo è di gran lunga inferiore alla Protonterapia; la realizzazione di quest’ultima è dunque scandalosa se si pensa alle centinaia di pazienti che soffrono per una carenza strumentale del Servizio Sanitario presente in quasi tutte le province adiacenti.

La parcella che il prof. Leonardi percepirà è poi fuori da ogni logica. E’ stata equiparata a quella del dott. Favaretti. Ma il prof. Leonardi avrà solo un compito meramente organizzativo, senza rischi medico-legali. Oltretutto, il Trentino è l’unica regione in Italia che ha costituito una agenzia per la realizzazione di un centro di protonterapia.

Tutto questo calpesta diritti del codice deontologico dei medici e della Costituzione Italiana. Il silenzio complice di tutte le forze politiche rappresentate in Giunta e in Consiglio comunale non solo è riprovevole ma eticamente vergognoso. Una mascalzonata con i soldi della gente onesta!

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