Una nuova rubrica: di “lettere dall’altro mondo”
Con questo numero iniziamo una rubrica più o meno mensile di corrispondenze dal Chiapas (territorio meridionale del Messico), tenuta dal giovane roveretano Aram Cunego, che i lettori di questo giornale già conoscono per alcuni suoi articoli di argomento pacifista/terzomondista già comparsi su queste pagine.
Come mai su Questotrentino articoli dal Chiapas? Era da un po’ che volevamo aprire uno spazio permanente di osservazione sulla realtà del sud del mondo, convinti come siamo che guardarci addosso solo fra di noi nordisti è una grave forma di miopia, che non solo cancella dalla vista una gran parte della realtà, quella più drammatica, del nostro tempo, ma in più non permette neppure di capire, valutare bene, quello che ci succede più immediatamente attorno, legato com’è sempre più strettamente al giorno d’oggi con quell’altro spesso dimenticato, sommerso ma fondante (condizione sine qua non del nostro ben-essere). Il ritorno in Chiapas di Aram ci ha dato una possibilità che non ci siamo lasciati scappare. Sia perché Aram, nonostante i suoi scarni vent’anni, si è rivelato un collaboratore prezioso, già bravo a dar voce a quest’altro, sia perché anche il punto di osservazione era indubbiamente intrigante: quel Chiapas in cui si confrontano in modo assolutamente esemplare la tendenza ad una globalizzazione neoliberista - che trova negli accordi di libero commercio la sua celebrazione liturgica - e la resistenza alla stessa, nota da noi soprattutto per la rivolta degli indios della Selva Lacandona, ma che, come ci spiega Aram in questo suo primo articolo da laggiù, non a questa sola si limita. Crediamo che in conflitti come questi si stia formando il futuro - bello o brutto che sia - di questo pianeta. E siamo contenti di avere la possibilità di seguirli da vicino grazie alla collaborazione di Aram.