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Cani da battaglia

I Pit Bull: l'"addestramento", il business. Da "Lo spettro", quindicinale di Aversa.

Pier Paolo De Brasi

L'American Pit Bull Terrier ("toro da combattimento") è un vero e proprio animale da laboratorio. E' un incrocio ottenuto negli Stati Uniti fra il Bull Terrier e l'American Staffordhire Terrier. Oltre ad avere una potenza mascellare devastante, questi cani sono una perfetta macchina da guerra, con caratteri di cattiveria, resistenza, potenza ed obbedienza. Tutte caratteristiche create dall'uomo, che istiga ed addestra i Pit Bull con metodi crudeli e violenti, allo scopo di renderli sempre più aggressivi. Prima del loro arrivo in Italia i combattimenti venivano praticati con mastini, doberman, pastori tedeschi ed altri cani da difesa.

Nel luglio del '92, nella zona di Lago Patria, furono censiti decine di ring. Le spiagge del litorale domizio erano percorse dal tamtam pubblicitario di tali gare, il tutto con tanto di videoclip promozionali per gli appassionati. I combattimenti si svolgevano nei cortili delle vecchie masserie, tra le rovine della seminterrata Liternum e i terreni intorno a Lago Patria.

L'allenamento è un momento di particolare importanza, dal quale dipende la nascita o meno di un campione. I cani vengono addestrati prima per sviluppare la muscolatura, con la corsa estenuante dietro ai motorini, poi, in un crescendo sadico e raccapricciante, si passa alla dentatura.

Ed ecco le prese sui copertoni legati sino a dieci metri dal suolo, che obbligano il Pit Bull a stare sollevato nel vuoto con il rischio di sfracellarsi al suolo; il pezzo di carne legato ad un filo di acciaio, che viene tirato mentre il cane sta per azzannare il cibo, cosicché l'animale serra le mascelle sul ferro; le cannole piene di ferro tenute in bocca per delle ore.

Non manca l'uso di collari elettrici: ogni volta che un cane non si comporta come esige l'istruttore, è punito con una scarica di corrente".

Le sevizie più gravi servono per insegnare ai Pit Bull particolari segnali di attacco: a questo scopo, ad esempio, si spegne sulla loro testa il mozzicone di una sigaretta, si provoca la cattiveria dell'animale con le botte, chiudendolo in un sacco e picchiandolo con spranghe e calci per farlo infuriare.

Non mancano casi in cui questi cani vengono progressivamente drogati con anabolizzanti e con anfetamine.

Infine i primi approcci contro gli animali. Giorni di digiuno che hanno la loro conclusione quando i Pit Bull vengono nutriti con animali feriti appositamente, quasi sempre gatti, vengono aizzati contro cani da passeggio, tenuti al guinzaglio dai loro proprietari.

Dopo l'allenamento, arrivano i primi incontri. A finire tra le mascelle dei Pit Bull come cavie sono i randagi, animali riscattati di qualche canile privato o rubati. Le scelta cade su cani di media e grossa mole, che vengono legati ad un palo e aggrediti dai giovani Pii Bull. In alcuni casi le vittime d turno sono rozzamente addestrate ed altrettanto rozzamente acconciate, con taglio di orecchie e code o, addirittura, vengono cavati loro i denti per evitare che azzannino gioielli degli allevatori.

Un buon cane, non ancora campione, viene venduto i un prezzo che va dai 5 a 10 milioni. I cuccioli sono valutati 2-3 milioni. I pezzi migliori, provenienti dalla California, 50 milioni. Nei grandi incontri si puntane anche 50-60 milioni, ed un campione combatte una, massimo due volte l'anno. Il resto del tempo t necessario per la guarigione delle ferite riportate nell'incontro prece dente e per l'allenamento.

L'indotto economico coinvolgi bookmakers, veterinari, medici infermieri, farmacisti, produttori video, proprietari di capannoni o terreni, negozianti di prodotti ani mali.

Anzitutto Campania, ma anche Puglia, Calabria e Sicilia sono li regioni dove la criminalità organizzata punta al business dei cani d; combattimento, ma il fenomeno i in espansione in Veneto, Piemonte, Lombardia, Abruzzo, Lazio.

Purtroppo, come nei casi di aggressione all'ambiente, la nostra legislazione è carente nella repressione di questo fenomeno. Per i momento, contro il crescente i vorticoso business dei combatti menti fra cani si potrebbe modificare la legge 13 dicembre 1989, n 401, estendendo alle scommessi su questa giostra crudele le sanzioni (da sei mesi a tre anni di reclusione) attualmente previste per il Toto nero.

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Commenti (11)

Quante fregnacce in un articolo solo Silvano

Quante fregnacce tutte insieme in un solo articolo, più che un giornalista sembri lo scemo del villaggio, per intenderci, quello che crede a qualunque cazzata gli venga raccontata, anche se a raccontargliela fosse stata una rana, un blocchetto di tufo o una busta di tetrapak.

BUGIARDO tusorella

Cane da laboratorio???? Ma tutte queste fantasie ti vengono naturali o ti ci impegni???
Fai schifo, dipingere come un killer camorrista un cane che si incattivisce solo per colpa di gente come voi!
Il pit non e creato in laboratorio, non è il cane più forte, ma e il cane più equilibrato se ben addestrato.
IGNORANTE

Ma che articolo è? Tra l'altro del 98... Mah. Sconcerto

Io non posso non offendere cotanta ignoranza bruta. Quando pubblicate questa mondezza vi metterei davvero in una gabbia con un toro.

L’ignoranza di chi scrive David Hume

ma anche di chi non sa leggere o di chi possiede un cane…
E’ doveroso ricordare che questo articolo non è di De Brasi ma è tratto da "Lo spettro", quindicinale di Aversa e precisamente dal n° 7 del 4 aprile 1998
Guardatevi questo video dove una bimba tiene a bada 6 pit bull.
E poi ci stupiamo se poi i cani mordono i bambini!
https://www.youtube.com/watch?v=iSM581oQMRs&x-yt-cl=84503534&x-yt-ts=1421914688

Se solo i cani potessero querelarvi michele

se solo i cani potessero querelarvi!!!! Un articolo con così tante stronzate non l avevo mai letto? Ma che giornalisti siete? Quando digitate sulla tastiera il cervello lo collegate?! Se solo vi foste informati un attimino sulla razza, vedreste la marea di idiozie che avete scritto!!! Sapete che l amstaff (scusate sicuramente non sapete neanche chi sia dato che NN vi siete minimamente informati ) ovvero l American staffordshire terrier è nato dal Pitbull? Ovvero il giorni in cui resero illegali i combattimenti le associazioni chiesero agli allevatori di cambiare il nome al cane per allontanare l idea del cane da combattimento (pit=fossa ovvero l arena ) alcuni allevatori cambiarono nome chiamandolo così e iniziarono con il taglio delle orecchie X distinguersi dal Pitbull ! (E non per i combattimenti come voi ignoranti pensate) nel 900 il pit era chiamato cane tata X l ottimo rapporto con i bambini! Vabbè é inutile, sarebbero perle ai porci

ignoranza totale Antonio Ursomanno

tutto ciò che è scritto nell'artico è vero, andate a vedere il reportage di mario spada e poi venite a parlare qui sotto

sei solo un ignorante angelo

solo un ignorante puo scrivere queste cose,sono solo parole di uno che vuole discriminare la razza ,il pitbull e un cane antico,che risale al 1900 ,mi sai dire quanti laboratori di genetica cerano a cuei tempi?

MR.REALITY

OLTRE OGNI LIMITE SOLO UN'IGNORANTE PUO' CREDERE A QUESTE COSE.

daniele

assurdo,poi la gente ha il terrore quando ne incrocia uno che scodinzola.... premessa,non potrei mai immaginare di fare rischiare anche solo un pelo della coda ai miei american pit bull terrier in un ring. ma.. se si vuole tirare fuori un campione bisogna allenarlo ed alimentarlo come un atleta professionista.. ma voi mandereste sul ring un pugile allenato con i metodi descritti sopra? quanto resisterebbe..? il pit bull combatte per istinto non per esasperazione,e non tutti i pit bull vogliono combattere. impariamo a pensare con la nostra testa.

Marcello

Gianluca , vedo che sei molto informato , spiegaci tu come avviene . Magari sai come si addestrano e come si fà , magari lo fai tu personalmente ? magari sai anche dove avvengono queste lotte ?

Gianluca

Questo articolo è ai limiti del comico, bisognerebbe informarsi seriamente prima di scrivere in pubblico certe cose invece di mettere leggende metropolitane sentite al bar. veramente penoso.
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